Carceri abruzzesi, intesa sugli interventi a contrasto dell'HIV

14 Giugno 2012   12:06  

La Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Prevenzione collettiva, Luigi De Fanis, ha recepito l'intesa raggiunta in sede di Conferenza unificata tre Regioni e Governo, sugli interventi di contrasto all'infezione da HIV negli Istituti di pena.

L'accordo, tra gli altri interventi, contempla a carico del SSN: azioni stabili e continuative di consulenza infettivologica e multiprofesionale in tutti gli Istituti di pena, la reiterazione del test di screening HIV fino ad un tasso di esecuzione di almeno il 60 per cento in ogni Istituto; l'offerta, in caso di accertata sieropositività, di livelli diagnostici non inferiori a quelli offerti esternamente; terapie ARV, distribuzione di farmaci e contolli ematochimici, virologici e immunologici.

"In considerazione del fatto che le funzioni sanitarie negli Istituti di pena sono state affidate alle Asl - ha spiegato l'assessore De Fanis, è necessario garantire una serie di azioni volte a superare i principali problemi e le attuali disomogeneità nell'assistenza e cura della persona sieropositiva per HIV. Nello specifico,l'assistenza dei detenuti con infezioni da HIV può essere guidata da unità operative di malattie infettive del territorio dove insiste ogni singolo istituto penitenziario".

Molti dei detenuti risultano già affetti da patoligie infettive al loro ingresso in carcere. Non può però essere sottovalutata la possibilità che fattori quali l'eccessivo affollamento, l'inadeguatezza delle strutture che si riflette sulla possibilità di osservare corretamene le norme igienico-sanitarie e la carenza di politiche sanitarie realmente efficaci possano favorire la diffusione delle infezioni all'interno degli stessi Istituti.


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