Caso di Liliana Serafini, Chiodi promette impegno. Sospeso lo sciopero della fame

Il blogger Falconi: "Pierangeli non più credibile"

12 Marzo 2014   12:41  

Qualcosa sembra cominciare a muoversi per quanto riguarda la triste e paradossale vicenda di Liliana Serafini, la donna teramana che, pur malata di Sla, si ritrova a vivere al quarto piano in una palazzina popolare priva di ascensore.

Il marito Tonino, insieme al blogger Giancarlo Falconi ed all'infermiere Sergio D'Ascenzo avevano intrapreso sabato scorso uno sciopero della fame per sollecitare l'Ater, proprietaria dello stabile in zona Colleatterrato, ad installare un ascensore. Nella palazzina, tra l'altro, oltre a Liliana vivono altri due invalidi, rispettivamente al 90% ed al 75%.

Dopo quattro giorni di protesta, appunto, sembra intravedersi qualche siraglio di luce. La buona nuova è stata comunicata ai media da Falconi, che ha annunciato l'interruzione, dopo quasi quattro giorni, dello sciopero della fame, essendo arrivato un segnale importante da parte del presidente della Regione Gianni Chiodi, che a quanto risulta ha promesso di impegnarsi per la risoluzione del caso.

"Aspettiamo la riunione del consiglio regionale di venerdì, in cui si discuterà sul reperimento di finanziamenti per l'abbattimento di barriere architettoniche" - ha dichiarato Falconi - "ed ora il presidente Chiodi è divenuto l'unico interlocutore con cui abbiamo potuto confrontarci. Al suo posto avrebbe dovuto esserci l'amministratore unico dell'Ater Marco Pierangeli, ma dopo un anno di promesse disattese alla famiglia Serafini non è più credibile".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore