Caso di Noemi Sciarretta, il padre non si arrende: "Vale ancora sentenza del giudice"

"Si lede diritto dei malati di sottoporsi a cure"

24 Aprile 2014   12:32  

Non intende arrendersi Andrea Sciarretta, il padre della piccola Noemi, e continua a chiedere di poter sottoporre la piccola, affetta da Atrofia muscolare spinale (Sma1), alle cure a base di cellule staminali.

A sostegno delle sue richieste lo scorso 11 dicembre era infatti giunto il parere positivo dei giudici del Tribunale dell'Aquila, parere che Andrea Sciarretta chiede ora sia rispettato: "Per noi le sentenze valgono, sia per Noemi che per gli altri 200 che hanno ottenuto ordinanze positive dai giudici e sono in lista d'attesa. Se nemmeno le decisioni dei giudici vengono prese in considerazione, chi provvederà alla difesa di questi bambini?".

Il Metodo Stamina non ha ottenuto validazione scientifica, ma secondo Andrea i malati avrebbero comunque il diritto di sottoporvisi: "In questa vicenda si sono presi di vista i protagonisti, ossia i pazienti. Anche se il metodo non è stato validato scientificamente, non capisco perché, se comunque può dare un minimo di aiuto, venga leso il diritto alla libertà di scelta di un individuo: voglio dare una possibilità alla mia bambina, e me ne assumo le responsabilità".

Noemi, al cui caso in passato si è interessato anche papa Francesco, compirà due anni il prossimo 31 maggio. "Inizia a farsi capire, ma purtroppo sui movimenti la malattia avanza", ha detto il padre.


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