Tre anni per aver palpeggiato il sedere ad una donna che non era consenziente.
Raffaele Lanci, 56 anni, di Castel Frentano, è stato condannato a due anni e 11 mesi di reclusione, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e al risarcimento danni verso la donna di 5 mila euro.
La decisione è del tribunale collegiale presieduto dal giudice Ciro Riviezzo.
L’uomo è stato assolto, invece, dall’accusa di molestia telefonica.
Un semplice palpeggio è una violenza sessuale. Quando la donna non acconsente, qualsiasi contatto può essere violenza.
Lanci era andato a casa di D.B.J., 37 anni, brasiliana, residente a Castel Frentano, con la promessa di parlare di lavoro. Invece l’avrebbe palpeggiata contro il suo volere.
Lanci, assistito dall’avvocato Stefano Battistella, è stato giudicato e condannato dal tribunale collegiale presieduto da Riviezzo con giudici a latere Paola De Nisco e Francesco Marino.
Due anni e 11 mesi di reclusione, per la violenza sessuale e interdizione perpetua dai pubblici uffici e al risarcimento danni verso la donna di 5 mila euro, mentre è stato assolto dall’accusa di molestie telefoniche perché il fatto non sussiste.
In base a quanto riportato dal pubblico ministero, Francesco Menditto, e dalla denuncia presentata dalla donna ai carabinieri di Castel Frentano, si riferiscono al 19 settembre 2010.
La giovane è difesa dall’avvocato Enzo Basile e all'epoca sporse denuncia. I