Castel del Monte, cenni storici e turistici

03 Luglio 2012   12:00  

 Castel del Monte a 1310 m. s.l.m., situato ai piedi del monte Bolza e del monte Camicia, in prossimità di Campo Imperatore, con bella vista sulla valle del Tirino. Le prime notizie si hanno intorno al XIII secolo, epoca in cui venne annesso al marchesato di Capestrano, feudo dipendente dalla contea di Celano.
La parte più antica del paese è un borgo fortificato chiamato “ricetto”, costruito probabilmente dagli abitanti in fuga da una vicina città distrutta dai barbari: la “città delle tre corone” nata su un “pagus” romano.
La struttura difensiva del “ricetto” presenta una forma arrotondata e vi si accede attraverso una strada principale stretta a gradonate su cui si aprono le vie secondarie.
Sono visibili ancora i resti di una cinta muraria.
Il paese è adagiato in una posizione felice: alle spalle sono i rilievi calcarei del Gran Sasso, davanti degradano verdeggianti pendii i cui prati offrono ricca alimentazione agli ovini che ancora oggi sono presenti in considerevoli quantità: infatti il formaggio di Castel del Monte è rinomato.
Nei pressi del paese è possibile ammirare i resti di una necropoli italica con tombe a circolo e a fossa, oltre alle più recenti italico-romane a camera e a fossa con stele funerarie. Recentemente sono venuti alla luce rinvenimenti archeologici di notevole importanza che risalgono a circa 3000 anni .
Tra le emergenze turistiche più significative spiccano: la chiesa parrocchiale dedicata a S. Marco Evangelista del sec. XIV-XV a tre navate con una bellissima cupola e una torre campanaria. Gli altari sono in stile tardo rinascimentale e barocco, come pure il pregevole organo e inoltre vi sono statue, bassorilievi del ‘500 e un fonte battesimale della stessa epoca.
Santa Maria del Suffragio del sec. XV a navata unica rettangolare in cui è un superbo altare maggiore ed una bellissima Madonna che indossa il costume del paese. In un altro altare è una preziosa tela, in sagrestia è una croce d’argento del ‘400. Sono inoltre da vedere la chiesa di San Donato, la chiesa di San Rocco del sec. XVII, la Casa Aromatario e il Palazzo del Governatore del sec. XV-XVI, di cui restano la facciata e il portale rinascimentale del 1559.
Tra le manifestazioni più antiche e spettacolari del paese figura la Festa della Madonna dei Pastori, la cui ricorrenza cade nel giorno dell ’otto settembre.
  La Chiesa della Madonna del Suffragio è stata edificata nella parte sud del centro storico dalla Confraternita dei pastori castellani. Merita di essere visitata soprattutto per ammirare un meraviglioso altare ligneo tutto lavorato a mano artigianalmente. La statua della Madonna merita attenzione non solo per le fattezze, ma anche per le abbondanti decorazioni in oro. La processione rappresenta la manifestazione religiosa più toccante. Si svolge interamente di sera, dopo il tramonto del sole. Il corteo si snoda per le impervie stradine del centro storico, attraversando strettoie e sottopassaggi (“sporti” che contribuiscono a dare a tutto l’insieme un aspetto del tutto particolare. Al passaggio del corteo, il percorso viene schiarito dai ceri e dai vecchi lumi ad olio sistemati sui davanzali delle finestre e sulle soglie delle porte. All’occhio del turista risultano parimenti illuminati gli interni delle abitazioni, tutti aperti e veramente puliti, predisposti per ricevere la benedizione della Madonna. Dopo di che gli usci vengono chiusi per trattenere la divina protezione durante tutto il periodo della transumanza verso il Tavoliere delle Puglie, per essere poi riaperti al ritorno primaverile delle greggi e dei pastori. È una toccante professione di fede da non perdere, frequentata e partecipata da cittadini e turisti di ogni ceto e di ogni età, credenti e non credenti.


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