Non sarà una corazzata, ma con la determinazione e la voglia di vincere riesce a sopperire a qualsiasi lacuna tecnica. Stiamo parlando del Celano, squadra che, dopo un inizio titubante, ha da diverso tempo trovato la quadratura del cerchio, riuscendo a risalire rapidamente dai bassifondi e stabilendosi così in una tranquilla posizione di centro classifica. Infatti, gli ultimi risultati ottenuti parlano da soli: vittoria netta (3-0) contro l'ambizioso Poggibonsi e rocambolesco 3-3 nel derby col Chieti. Ma proprio il risultato maturato in terra teatina non è stato ancora metabolizzato dall'ambiente e, in particolar modo, dalla società.
Emilio Capaldi, direttore generale del club marsicano, lo commenta così: "Se è vero che dovevamo gestire meglio il vantaggio, è allo stesso tempo innegabile che l'arbitro abbia condizionato l'incontro, concedendo nel finale un corner inesistente alla compagine neroverde, abile poi a sfruttarlo per pervenire al pareggio. Purtroppo il calcio è anche questo, dobbiamo accettare il verdetto del campo".
Guai a parlare di salvezza già in tasca. "La matematica ci dice che non siamo ancora al sicuro -afferma il dg biancazzurro- e i sedici punti di vantaggio sul fanalino di coda Villacidrese non devono assolutamente rappresentare un motivo per abbassare la guardia".
"Solo una volta raggiunto l'obiettivo -prosegue Capaldi- potremo tranquillizzarci e iniziare così a schierare, oltre agli elementi che hanno trovato meno spazio nel corso della stagione, anche i ragazzi della juniores. Loro sono la nostra linfa vitale, saranno i protagonisti delle stagioni a venire ed è giusto che comincino sin da subito a calcare il palcoscenico della Seconda Divisione".
"D'altronde -chiosa- siamo la squadra più giovane del torneo e non intendiamo interrompere questa bella tradizione".
Sulla prossima gara di campionato contro il Gavorrano, il dg marsicano si sbilancia: "Sarà senz'altro una gara intensa, tra due squadre votate all'attacco e senza timori reverenziali. Loro hanno ottime individualità, ma noi vogliamo vincere a tutti i costi davanti al pubblico amico, dal momento che poi ci attendono due trasferte consecutive a Carrara e Villacidro".
L'ultima battuta, Capaldi la riserva al tecnico dei toscani: "In settimana ho letto alcune dichiarazioni poco carine da parte di Magrini, il quale ha definito il "Piccone" di Celano "un campo di patate dove è impossibile giocare a pallone", quando in realtà l'integrità del nostro manto erboso è sotto gli occhi di tutti. Lungi da me innescare qualsiasi tipo di polemica, ma se c'è un terreno inadatto per una partita di calcio quello è proprio il "Malservisi" di Gavorrano, le cui precarie condizioni sono state appurate dal sottoscritto nella gara di andata. In ogni caso, conto di chiarirmi col diretto interessato domenica stessa".
Danilo Rosone
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