Celestino V nell'era della riproducibilità tecnica

Macchine sonore semoventi che producono barocco stupore e musica contemporanea. Tastiere sfiorate da pianisti immaginari. Luoghi , performance, esperienze multi-sensoriali che invitano a non essere sordi ai colori o ciechi davanti alle armonie e ai silenzi.
L'appuntamento per chi vuole improvvisarsi Alice nella meraviglia che spaèsa, è per il 26 e 27 agosto nel complesso di Collemaggio, i cui splendidi spazi ospiteranno in prima assoluta la "Viltà del rifiuto, il coraggio della scelta", un evento musicale che si inserisce nel cartellone della Perdonanza celestiniana, e vedrà protagonisti quindici compositori del conservatorio Casella, lungo un percorso scandito in dodici tappe, pensato, disegnato e in queste ore in fase di materializzazione, sotto la regia di Cesare Scarton e la direzione artistica di Michelangelo Lupone, entrambi docenti del Conservatorio.
Filo conduttore per musicisti, performer e artisti visuali sarà il tema del potere, mistero filosofico dagli incerti confini, e che può trovare una risposta tornado a riflettere sull' esperienza di vita di Celestino V, il papa che rifiutò il potere, si tolse la tiara e scese dal soglio, perchè forse decise di accordare obbedienza ad un potere più alto, quello dei cieli e della coerenza interiore.

FT