Centro polivalente del Canada: inaugurazioni lampo e tempi lunghi

20 Gennaio 2011   17:45  

Il centro polivalente studentesco donato dal governo canadese all'indomani del sisma, costato 3 milioni e mezzo di euro, composto da una palestra con annessi ambulatori medici, una biblioteca, sala conferenze e sale riunioni, dotato di un ampio spazio esterno, dove sono stati piantati 55 alberi, l'acero simbolo del Canada, tanti quanti gli studenti vittime del terremoto, ed anche di chi gli ha affittato case fatiscenti e pericolanti.

Il centro è pronto da tempo, inaugurato nell'ottobre 2010 in pompa magna. Passati tre mesi però la struttura è ancora chiusa e il sindacato degli studenti Udu protesta: c'è un emergenza rappresentata dalla mancanza di spazi e servizi per gli studenti, datevi una mossa per aprire la struttura

Spiega però Francesco D'Ascanio, commissario dell'Adsu, l'azienda regionale allo studio che dovrà gestire la struttura: siamo in attesa che il Comune dell'Aquila proprietario del terreno acquisisca l'immobile, e approvi la delibera di concessione.

Inoltre occorre il collaudo e il certificato di agibilità. Infine bisognerà fare il bando di gara per la gestione della palestra. Assicura comunque D'Ascanio, entro Pasqua il centro polifunzionale potrà aprire i battenti.

Si fa preso insomma a tagliare un nastro. Poi la ricostruzione, a telecamere spente, è costretta a percorrere le vie tortuose dei tempi tecnici e delle norme vigenti.


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