Centro storico dell'Aquila: e perchè ricostruirlo?

Il troppo stroppia

09 Aprile 2010   10:58  

Un significativo contributo dialettico alla ricostruzione pubblicato su Rinascita, a firma

''I lettori di Rinascita sono abituati a ragionamenti politicamente scorretti e forse non si scandalizzeranno davanti a questa proposta: non ricostruire il centro de L'Aquila. Un conto è infatti garantire in tempi rapidi una vera casa a chi ha visto la propria distrutta dal sisma, ben altro spendere quasi 20 miliardi di euro per ricostruire il centro del capoluogo abruzzese, che poi è solamente la prima stima di spesa, non certo quella finale. Quarantamila miliardi delle vecchie lire, in tempi di crisi come questo, potrebbero servire per costruire strade, ferrovie, infrastrutture capaci di potenziare il sistema Italia in tutta la penisola.

Al massimo si potrebbero salvare a L'Aquila solo pochi edifici veramente importanti dal punto di vista artistico e abbattere tutto il resto, lasciando che una nuova città circondi la memoria del passato. Ci rendiamo conto di quanto possa essere importante per gli aquilani il proprio centro storico, ma certe manifestazioni ci sembrano oggi fin troppo animate da egoismo ed anche da speculazione politica di qualcuno.

In Sicilia famiglie colpite dal sisma del Belice ancora dormono nei container ed a Potenza il quartiere Bucaletto, fatto di case prefabbricate in legno destinate alle vittime del terremoto del 1980, è ormai diventato quasi un'attrazione turistica. Questi sono solamente due esempi, perché purtroppo la terra in Italia trema spesso e solamente almeno una parte degli abruzzesi hanno potuto trovare una vera nuova casa a disposizione in pochi mesi. Questa pressione sul governo affinché avvii immediatamente la ricostruzione dei centri storici colpiti sa troppo di ricatto elettorale, sa troppo di egoismo.

L'Italia tutta diede un'eccezionale prova di solidarietà nei confronti degli aquilani, ma dopo un anno il troppo stroppia.
E se proprio non vogliamo abbattere il centro di L'Aquila, non si sposti più una pietra fino a che tutte le famiglie colpite da disastri ambientali (non solo terremoti, ma anche alluvioni o frane) in tutta Italia abbiano ricevuto adeguata sistemazione abitativa.

Troppo politicamente scorretto? Forse, ma la giustizia, quella vera, non è mai politicamente corretta.''

Decio Siluro

 


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