Centro storico, puntellamenti a rischio. Si cercano fondi ma il problema sicurezza resta

24 Ottobre 2012   10:50  

Ogni giorno a L'Aquila ci sono molte persone che percorrono le vie puntellate del centro storico, in particolare la via strettittsima di Corso Vittorio Emanuele.

Ogni sera centinaia di giovani entrano ed escono da locali puntellati, spesso in condizioni precarissime con puntelli che arrivano fin sopra la testa dei frequentatori.

Una città ingabbiata dai puntellamenti, dalle cosiddette opere di "messa in sicurezza", in alcuni casi considerate persino eccessive, tuttavia opere che a L'Aquila dopo il terremoto, hanno permesso di rendere nuovamente fruibili strade del centro storico danneggiato.

Quelle opere, è cosa nota, vanno controllate e hanno una durata limitata nel tempo. 

E i documenti scabiati tra Vigili del Fuoco, Comune e Dipartimento per la Ricostruzione, confermano i timori.

I luoghi sono a rischio, i puntellmenti soffrono l'umidità, e come dice il Settore Emergenza sisma e ricostruzione Privata "Ad oggi si riscontro una progressiva evoluzione dei fenomeni di dissesto strutturale con conseguenti diverse condizioni di instabilità."

Il Comune dell'Aquila si è fortemente adoperato perché, sotto la pressione dei cittadini, parte del centro storico fosse nuovamente percorribile a piedi, ma ora c'è da chiedere se davvero sia possibile percorrere quelle strade e con quale sicurezza lo si faccia.

A febbraio arrivarono le ingenti nevicate, che hanno complicato di fatto la situazione.

Con l'ordinanza 588 del 16.02.2012 il sindaco dell'Aquila riaprì le strade del centro storico dopo le ingenti nevicate e il 21 dello stesso mese i Vigili del Fuoco scrivevano al Comune facendo alcuni appunti sulla sicurezza di quelle strade riaperte.

Ciò che emerge dal documento che i Vigili inviano al sindaco dell'Aquila Massmimo Cialente e per conoscenza alla Prefettura, alla Questura, ai Carabinieri, alla Guardia di Finianza, al Corpo Forestale dello Stato e ai Vigili Urbani, lascia interdetti.

O meglio conferma le preccupazioni di tanti in merito alla resistenza dei puntellementi.

I vigili tengono a ribadire, al di là delle nevicate, le condizioni dei puntellamenti e scrivono ribadendo che le opere realizzate ad opera degli edifici danneggiati dal sisma avevano la sola finalità originaria di evitare ulteriori degradi strutturali; che le opere di messa in sicurezza non sono sono opere di "adeguamento sismico" e sono quindi vulnerabili rispetto al sisma.

Scrivono ancora che i puntellamenti hanno un efficacia limitata nel tempo, che va dai due ai tre anni.

E aggiungono che le ingenti nevicate dell'inverno avevano costiutito indubbia circostanza sfavorevole per l'aggravio di peso.

Quello che i Vigili scrivono a Febbario 2012 è che esiste un "indubbio aggravio dell'imponderabilità delle condizioni di rischio per la pubblica e privata incolumità".

Ne conseguì l'immediata azione del Comune che mise in atto sopralluoghi di verifiche con le ditte che avevano fatto i puntellamenti.

Il 14 settembre 2012 poi una relazione depoistata im II Commissione dal Dipartimento per la ricostruzione evidenzia ciò che è stato fatto fino a quel momento (leggi qui la relazione), chiudendo con un monito alla stessa amministrazione:

"Le opere provvisionale non hanno efficacia illimitata nel tempo, la loro funzionalità è legata ad interventi costanti di manutenzione. Ad oggi si riscontra una progressiva evoluzione dei fenomeni di dissesto strutturale con conseguenti diverse condizioni di instabilità, ciò è dovuto ad azioni prodotto dalla disomogeneità dei tessuti murtari nonché da continue variazioni degli stati tensionali e deformativi in funzione della distribuzione dei carichi, delle rigidezze e delle condizioni di vincolo. A questo si aggiungono i fenomeni di umidità, di variazioni termiche, e le oscillazioni costanti prodotte dal passaggio dei mezzi d'opera attivi in centro storico."

I tecnici del Dipartimento evidenziano inoltre l'opportunità di "reperire adeguate risorse finanziarie per una campagna diagnostica."

In seguito il consiglio comunale ha approvato la delibera proposta da Vincenzo Vittorini, che impegna l'amminsitrazione ai necessari controlli.

Ma mentre le carte girano e i soldi sono tutti da trovare, il centro resta un luogo di molto dubbia sicurezza, ma pare che solo pochi lo vogliano dire chiaramente.

di Barbara Bologna


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