Cesa e Marini si studiano, Macera vuole risposte sulla sanità

Diario delle elezioni

04 Settembre 2008   16:49  

Ad occupare le cronache politiche abruzzesi in queste ore è senz 'altro l'ipotesi di alleanza tra l'Udc  e il Partito democratico in vista delle prossime elezioni regionali. Ipotesi per qualcuno remota, ma che fa notizia perchè potrebbe aprire una nuova fase non solo in Abruzzo ma in tutto il paese.

Dopo il police verso di Menna, apre un spiraglio, alquanto strettino, il segretario nazionale Lorenza Cesa "I richiami alla coerenza li respingiamo al mittente - ha affermato Cesa - non c'é già un' ipotesi, non esiste una lista unica. C'é l'Udc che sta lavorando per mettere in piedi un programma in Abruzzo, abbiamo già lanciato la candidatura di Rodolfo De Laurentiis. Vogliamo partire dal programma e vediamo chi è più vicino alle cose che vogliamo portare avanti in Abruzzo". Risposte un pò più chiare potrebero arrvare sabato, dove è stata convocato un vertice  a cui prederanno parte anche rappresentanti  dell'associazionismo cattolico.

Da parte del Partito democratico innvece le porte sono ben spalancate."Un' alleanza con l'Udc in vista delle prossime amministrative - afferma a chiare lettere l'ex presidente del senato  Franco Marini -farebbe bene a noi e al Paese." Ma ad un attenta lettura le parole di Marini suonano come una speranza perchè, aggiunge, "questa condizione per ora non c'é". Porte quasi chiuse invece invece all'Italia dei valori: "Di Pietro mostra una voglia e un'aggressività verso il Pd che deve temperare, altrimenti non c'é spazio per grandi rapporti. Se facciamo passare la depressione ai nostri militanti, anche la forza di Di Pietro si sgonfierà automaticamente".

Se il Pd guarda al centro, anche la sinistra è costretta a guardare al Pd. Il segretario dei Comunisti italiani  Antonio Macera italiani torna infatti a chiedere  " un confronto serio sullo stato della coalizione di centro sinistra, sulla esistenza o meno delle condizioni perche' la coalizione possa affrontare di nuovo insieme la prossima scadenza elettorale, sul programma con il quale presentarsi agli abruzzesi e, ovviamente, sul candidato presidente". Macera insiste poi sula centralità dle programma, che non può essere posticipato alla formazione delle liste: "Le forze politiche (nessuna esclusa) dovranno fare i conti con il disastro di sanitopoli e con il tema rilevantissimo del recupero di credibilita' del sistema politico abruzzese, uscito a pezzi dalla vicenda degli arresti di Del Turco e degli altri. E' uno spettacolo a dir poco sconfortante rileva  quello a cui stanno assistendo gli abruzzesi in questi giorni: pettegolezzi su candidature e ipotesi suggestive sulle alleanze e sulla loro elasticita' geometrica. I Comunisti Italiani ritengono inspiegabile ed irresponsabile che non si inizi a discutere di questo e si differisca ad una data non definita il momento della convocazione del tavolo del centro sinistra".

FT


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