Cgia di Mestre: ''Monti toglierà 4,5 miliardi di euro dalle tasche dei pensionati''

01 Dicembre 2011   17:12  

"Se il Governo Monti decidera' di non agganciare le pensioni al costo della vita, ciascun pensionato italiano subira' un taglio medio di 280 euro l'anno". E' la stima fornita dal segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi.

Secondo l'associazione mstrina a livello regionale i piu' colpiti saranno i laziali, che subiranno una perdita annua pari a 311 euro. Di seguito i liguri, con una diminuzione media annua di 305 euro e i valdostani che, assieme ai pensionati del Friuli Venezia Giulia, si troveranno con un assegno annuo piu' leggero per un importo pari a 298 euro.

Una simulazione, tengono a precisare dalla Cgia, che e' stata realizzata ipotizzando che la mancata indicizzazione delle pensioni al costo della vita sara' estesa a tutti gli assegni erogati dagli istituti previdenziali.

Pertanto, gli oltre 16 milioni di pensionati italiani presenti nel nostro Paese (precisamente 16.281.927) subiranno, sempre che la mancata indicizzazione interessi tutti, un taglio complessivo pari a 4,5 miliardi di euro l'anno (importo al netto degli effetti fiscali). 

"E' chiaro - conclude Bortolussi - che la situazione dei nostri conti pubblici e' molto delicata ed e' necessario intervenire in tempi rapidissimi.

Tuttavia, credo sia utile che il Governo, prima dell'approvazione di questi provvedimenti sulle pensioni, incontri le parti sociali e avvii un dialogo con tutti. Altrimenti corriamo il pericolo che si accenda uno scontro sociale che pregiudichera' la tenuta di questo esecutivo e, piu' in generale, la stabilita' politica del Paese". 


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