Cgia di Mestre: in dieci anni quasi raddoppiata la spesa delle Regioni

10 Settembre 2011   13:43  

Tra il 2000 e il 2009, segnala la CGIA di Mestre, la spesa delle Regioni italiane e' aumentata del 75,1%. In termini assoluti, invece, le uscite complessive delle nostre Regioni sono passate da 119,3 mld di euro a 209 mld di euro.

Se confrontiamo le Regioni a Statuto Ordinario con quelle a Statuto Speciale, si evince che la spesa delle prime e' aumentata del 70,6%, quella delle seconde dell'89%.

A livello regionale, il maggior aumento di spesa si e' registrato in Umbria (+143,7%), in Emilia Romagna (+140,3%) e in Sicilia (+125,7%).

Appena fuori dal podio troviamo la Basilicata (+115,2%), il Piemonte (+91,8%) e la Toscana (+84,6%). La Provincia Autonoma di Trento (+43,2%), il Veneto (+40,9%) e la Campania (+40,3%) sono state, invece, le tre realta' territoriali piu' parsimoniose.

L'inflazione, tra il 2000 e il 2009 ha registrato un aumento piu' modesto: "solo" il +22,1%. In termini di spesa pro capite, invece, spetta alla Valle d'Aosta il primato delle uscite riferite al 2009 (13.182 euro), sul secondo gradino del podio troviamo la Provincia di Bolzano (10.013 euro) e sul terzo quella di Trento (8.465 euro).

"Intendiamoci - sottolinea Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre - maggior spesa non sempre e' sinonimo di spreco o di una cattiva gestione della finanza pubblica. Chi, soprattutto al Centronord, ha investito in questi ultimi 10 anni in maniera importante sulla sanita', sui trasporti e sull'assistenza sociale, oggi puo' contare su livelli di qualita' e di quantita' dei servizi offerti ai propri cittadini che sono tra i migliori d'Europa.

L'aumento delle spese regionali e' dovuto, inoltre, anche all'attribuzione in capo alle Regioni di nuovi poteri su tematiche quali l'industria, il commercio, le politiche del lavoro, il turismo ecc.

Detto questo, non possiamo nascondere che alcune Regioni, tipo quelle a Statuto Speciale, presentano livelli di spesa che solo in parte sono coperte dalle entrate proprie. Cio' vuol dire che la specificita' di alcuni territori e' stata in gran parte garantita dallo sforzo fiscale fatto dai contribuenti delle realta' a Statuto ordinario. Un meccanismo, quest'ultimo, che andrebbe eliminato per ripristinare il principio di equita' ed uguaglianza tra tutti i territori regionali". L'analisi della CGIA si chiude con uno sguardo sulla dinamica registrata negli ultimi 10 anni dalle singole funzioni di spesa.

La voce che ha subito l' incremento piu' sostenuto e' stata quella dell'Assistenza sociale (+185,8%), seguono gli oneri non attribuibili, l'istruzione/formazione (+86,9%) e la sanita' (+74,3%). In termini assoluti, oltre la meta' dell'aumento della spesa totale e' attribuibile alla sanita' . Infatti, su un aumento di spesa complessivo pari a 89,6 mld di euro, 45,9 mld sono in capo alla sanita'.


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