Charles Harris donerà il ricavato di un suo quadro

Solidarietà per S. Stefano di Sessanio

01 Novembre 2010   07:45  

Da una settimana girava nel piccolo borgo di S. Stefano di Sessanio. Partiva al mattino con la sua tela in spalla ed ogni giorno disegnava una piccola parte di quel paesaggio che gli era rimasto nel cuore quando anni fa in vacanza ci era passato.

Nonostante avesse lasciato tutto al volo lì in Scozia per precipitarsi a fare qualcosa di utile per quelle popolazioni colpite dal terremoto il 6 aprile, la sua presenza nel borgo veniva quasi ignorata, un po’ per colpa della difficoltà di comunicazione dovuta alla lingua ed un po’ perché nessuno lì nel paese era a conoscenza del bel progetto che Charles Harris voleva realizzare.

Lo sfortunato pittore rischiava di ripartire amareggiato - prima per un ‘incidente’ con le istituzioni e poi per quell’indifferenza che ignaramente gli veniva riservata dai residenti del posto - se non fosse stato per qualche ristoratore del luogo che con uno stentato inglese è riuscito comunque a venire a conoscenza della vicenda e del suo progetto per il paese. È così che dalle persone semplici che si sono subito attivate per l’ospitalità, il ristoro e, soprattutto, il sostegno della bella iniziativa, venerdì scorso è stato presentato il progetto di solidarietà di Charles per il piccolo borgo di S. Stefano di Sessanio davanti alle persone del posto e alle autorità.

Harris, pittore di fama mondiale esponente del Nuovo Tradizionalismo donerà il ricavato del quadro che ha realizzato nelle ultime due settimane, durante la sua permanenza a S. Stefano per la sua ricostruzione. Come confessa ai nostri microfoni il suo intento è quello di creare una associazione slegata e distaccata dalla politica e dalle amministrazioni che possa dare a tutti la possibilità di contribuire con il supporto del proprio lavoro, siano essi altri artisti o semplici artigiani, panettieri e via dicendo…

Harris resterà ancora qualche giorno a S. Stefano per poi tornarvi a gennaio 2011 per continuare a seguire e sostenere il progetto da lui proposto.

Charles Harris venne definito dall’autorevole critico britannico Brian Sewell ‘uno dei sei più promettenti pittori del futuro’. Da allora i suoi lavori hanno ottenuto numerosi tributi e molte persone famose nell’ambito religioso, artistico, sportivo e addirittura militare, gli hanno commissionato dipinti.

Sul finire degli anni ’80 è stato scelto per compiere una visita accademica nell’URSS come rappresentante della Gran Bretagna a Mosca, San Pietroburgo, Pavlosk e sulla costa baltica. Nel 1994 lavora sul set del film ‘Rob Roy’ realizzando i dipinti ed i ritratti a matita di Liam Neeson, John Hurt, Tim Roth e Jessica Lange. Oltre per i ritratti Harris è famoso a livello internazionale anche per i suoi paesaggi: quelli scozzesi sono particolarmente ricercati per la loro bellezza ed il loro realismo, forse perché Charles non lavora su foto ma davanti al suo soggetto in spazi aperti con qualunque condizione climatica.

Esempi del suo lavoro sono raccolti nelle principali collezioni d’arte di tutto il mondo. Da un punto di vista accademico sono considerati alla stregua di quelli delle National Collection. Sono conservati infatti presso le Royal Collection che comprendono le due collezioni della Gran Bretagna: due dipinti a Buckingham Palace per la Regina Elisabetta II e due al S. James Palace per il Principe del Galles. Anche l’ex primo ministro Tony Blair possiede un suo dipinto.

Emanuela Bruschi

 


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