"Ricordo la grande ansia di quei giorni, le prime notizie date dal Tg1, e poi la grandissima preoccupazione perchè mia moglie aspettava il nostro primo figlio, Fabrizio, e quindi ricordo questo stress, la corsa a cercare il latte, evitare le verdure...".
Così il sindaco Massimo Cialente ricorda l'incidente nucleare di Chernobyl del 26 aprile 1985, che lasciò l'intero Pianeta col fiato sospeso, ed in particolare i Paesi europei più vicini al luogo del disastro, come l'Italia.
Un pensiero a quel dramma, oggi, a 25 anni esatti, e mentre ci si ritrova nella stessa situazione dopo lo tsunami che in Giappone ha colpito anche la centrale nucleare di Fukushima.