Chieti, 53 nuove assunzioni alla ASL

14 Luglio 2011   19:44  

Nell'ultimo mese e mezzo l'Azienda sanitaria locale ha assunto 53 figure professionali. In particolare, sono stati assunti a tempo indeterminato sette tecnici radiologi, cinque tecnici di laboratorio, due ginecologi, un medico specializzato in medicina e chirurgia d'urgenza, un'ostetrica, un collaboratore tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria. Il bilancio è del direttore generale della ASL Lanciano Chieti Vasto Francesco Zavattaro.

"Non piu' tardi di ieri ho firmato venti assunzioni di medici e infermieri. E' singolare che persone non addette ai lavori, che non conoscono (se non per sentito dire) la realta' della nostra Asl, si pongano un giorno si' e l'altro pure su un piedistallo per fare demagogia, dare lezioni, ottenere cinque minuti di celebrita' e creare confusione nei cittadini, come ha fatto oggi sui quotidiani il vice sindaco di Chieti":  afferma  Zavattaro. Ci sono state altre assunzioni a tempo determinato di sei infermieri, quattro medici radiologi, tre tecnici radiologi, un ginecologo, altri sei infermieri per la Medicina penitenziaria, tre medici di Medicina trasfusionale, un anestesista, un medico per il Sert nonche' due tecnici per l'Ingegneria clinica. Sono stati inoltre indetti avvisi pubblici per due medici di neuropsichiatria infantile, un medico per lo studio dei determinanti di salute, uno psicologo, un medico per la Clinica neurologica, cui vanno aggiunti gli avvisi di mobilita' per un radiologo, due medici del Sert, un chirurgo senologo. Non va infine dimenticato - dice la Asl - l'avviso di mobilita' per 40 infermieri, la cui procedura e' attualmente in itinere. "E' semplicemente ridicolo sentir dire che l'assunzione di tecnici di Ingegneria clinica non risponde alle esigenze degli utenti - prosegue Zavattaro -. Sbaglio o nelle ultime settimane sono stati pubblicati articoli a ripetizione sul fatto che apparecchiature sanitarie hanno avuto bisogno di manutenzione? E' l'Ingegneria clinica che interviene in questi casi, non i medici e gli infermieri. Sbaglio o tutti sono concordi sulla necessita' di evitare l'esposizione a rischio dei pazienti? Pensiamo a casi recenti che hanno riguardato persino neonati in questa regione. Chi interviene? Il risk management, di cui si occupa tutto il mondo, ed e' singolare che secondo qualcuno a Chieti le cose dovrebbero andare diversamente". "La realta' - sottolinea il manager - e' che la sanita' e' diventata un sistema tremendamente complesso, in cui e' fondamentale la sinergia tra tante professionalita'. Le figure tradizionali, come medici e infermieri, oggi hanno bisogno di una 'piattaforma logistica' che consenta loro di esprimersi in contesti tecnologicamente sofisticati ed evoluti, che siano sicuri sia per l'operatore sia per il paziente. Queste cose non si comprano al supermercato, ma richiedono professionalita' adeguate"


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