Chieti – L’Aquila, pagelle e voci dagli spogliatoi

Bellia:“Il Chieti c’è”. Di Nicola:“Seguiamo Improta"

20 Dicembre 2010   00:00  

CHIETI - C’ è tensione nel dopo partita. Fa male perdere a sette minuti dal termine e gli animi si scaldano. Qualcuno dalle tribune accenna timidamente un “Ladri, ladri” all’ uscita dal campo dei rossoblu, la maggior parte dei tifosi neroverdi, nella giornata degli attestati di stima reciproci, invece, riversa la propria amarezza sull’ arbitro, reo di aver fischiato a senso unico.

Il primo ad entrare in sala stampa è il vice presidente rossoblu Peppe Taffo, che da uomo del fare fatica non poco a trasformarsi in uomo del dire, di fronte alla pressione di una decina di cronisti che lo assediano: “E’ meritata la vittoria? Come giudica la condizione arbitrale? Speravate nei tre punti a Chieti?” gli chiedono. “Abbiamo vinto con un episodio – ammette Taffo quasi timidamente – Il Chieti forse non meritava di perdere, ma il calcio è bello anche per questo. Altre volte ci è capitato di perdere così, oggi è toccato a noi. Sono felicissimo, ancora mi tremano le gambe per la gioia di questa vittoria. E’ vero, l’ arbitro non è stato impeccabile, ma se ha commesso degli errori sono stati tutti episodi non determinanti, in fondo L’Aquila ha vinto su un auto gol, non su un rigore regalato. Il pubblico? Me l’ aspettavo più numeroso, ma è una questione che riguarda tutta la categoria, non solo questa partita. Cosa cambia questa vittoria? Nulla – conclude accortamente Taffo da bravo imprenditore prestato al calcio – andiamo avanti per la nostra strada.”

Poi è il turno di Ercole Di Nicola, consulente di mercatorossoblu. “E’ stata una grande vittoria – esordisce – contro una grande squadra. Sono molto contento per i ragazzi perché è stata una settimana difficile sotto il profilo del maltempo e degli allenamenti. Permettetemi di citare Testa, perché spesso i portieri non vanno mai agli onori di cronaca. Oggi ha fatto grandi cose, è un classe ’90 e sta dimostrando di partita in partita quanto vale.” Come affronterà il mercato L’Aquila? “Avevamo detto che avremmo aspettato la fine del girone per valutare e così faremo. Noi vogliamo mantenere la posizione attuale, quindi integreremo l’ organico con qualche tassello. A gennaio – aggiunge Di Nicola, maestro nell’ accendere la piazza – state pur certi che non staremo a guardare. Improta?Lo portai a Giulianova e non mi dispiacerebbe portarlo a L’Aquila, ma oggi è difficile parlare di mercato, c’ è un gruppo di ragazzi che sta facendo grandi cose.”

Arriva anche Vivarini (nella foto): “E’ una sconfitta immeritata ma che può essere anche salutare – ha esordito con calma il tecnico di Ari – Salutare per ripartire con maggiore umiltà e sacrificio negli allenamenti. Comunque devo dire di essere soddisfatto per le occasioni create e per la voglia di far male all’ avversario che i miei ragazzi hanno mostrato, purtroppo c’ è tanta amarezza perché volevamo festeggiare meglio il Natale. L’ arbitro? E’ un discorso particolare: mi voleva cacciare da subito, me l’ aveva promesso. L’ ha fatto quando stavo parlando con un mio giocatore e gli stavo chiedendo di lasciar perdere l’ arbitro e di pensare a giocare. Fa parte del calcio.”

Nel frattempo arriva anche mister Bitetto: “Una partita equilibrata con gli episodi a noi favorevoli – sintetizza il tecnico rossoblu – Loro sono stati pericolosi in un paio d’ occasioni e nell’ ultima mezz’ ora del primo tempo, quando creavano superiorità sulle fasce. Noi siamo stati bravi a rimanere in partita fino alla fine e, come si dice in questi frangenti, ad avere un’ immediata reazione. Anche perché fisicamente stiamo bene, nonostante in settimana ci siamo allenati su campi di calcetto coperti. 4-4-2 chiave di volta? E’ vero, ho riequilibrato la squadra ed abbiamo bloccato le loro fasce. Pietrella e Leccese? Quando danno il massimo come oggi è difficile tenerli fuori. D’altronde io l’ ho sempre detto, chi è più motivato merita il posto.”

Ad un raggiante Pietrella,invece, il compito di raccontarci il gol: “E’ stato bravo Galli a fare il velo sul cross di Potenza, non pensavo lo facesse perché un attaccante ha sempre l’ istinto del gol, mentre si è reso conto che ero in posizione più favorevole. Poi sono riuscito a stoppare di petto e ad incrociare. Ma la cosa più importante è che siamo riusciti a dare continuità alla vittoria di domenica scorsa.” E quando gli facciamo notare che con la prestazione di oggi lui e Leccese hanno lanciato un chiaro segnale a Bitetto, emerge il professionista Pietrella: “E’ la dimostrazione che come rosa siamo una squadra competitiva; anche chi non gioca spesso è pronto a dare il massimo. Il mister d’ altronde deve fare delle scelte, a volte è dura accettarle ma siamo pur sempre professionisti.”

Per ultimo a parlare è il presidente neroverde Bellia: “Nel calcio ci sta anche perdere in questa maniera. Certo, dà fastidio perdere così, ma oggi abbiamo giocato bene e meglio dell’ Aquila, a dimostrazione che la squadra c’ è. Peccato per la conduzione arbitrale, chi ha visto la partita può raccontare cosa è successo. Ogni fallo è stato fischiato al contrario, anche per L’Aquila, la cosa non ha fatto che infastidire i ragazzi. E alla fine ne ha fatto le spese Ferretti che ha detto qualche parola di troppo. Il mercato? La nostra è una squadra assemblata per salvarci il prima possibile; a gennaio vedremo, ma questi ragazzi stanno facendo molto bene, io sono soddisfatto. Poi c’ è un direttore tecnico, in caso ci dirà lui se e come intervenire.”

LE PAGELLE

CHIETI:

Bifulco, 6. Incolpevole sui gol, rimane un punto di riferimento per i compagni del reparto arretrato.

Bigoni, 5,5. Ha sul groppone la sfortuna dell’ autorete, prestazione per il resto sufficiente.   

Serpico,6. Rileva con autorevolezza capitan Mucciante. Forse avrebbe potuto chiudere meglio sul gol di Pietrella, ma nel complesso la prestazione è molto positiva.

Pepe, 6. Francobolla Galli, di testa le vince quasi tutte.

Ferretti, 5. Propositivo e solido nel contenere Potenza, l’ espulsione a tre minuti dal termine andava risparmiata.

Fiore, 7. Brillante sulla fascia, segna con un bel gesto atletico.  

Amadio, 6,5. Testa e cuore del Chieti, mette lo zampino in ogni azione importante. Giovane veterano.

Vitone, 6. Degna spalla di Amadio, autorevole in mezzo al campo.

Berardino, 6. Duello tra giovani sulla corsia, svolge bene il compito.

Rosa, 5,5. Un paio di occasioni importanti non sfruttate. A lui si chiede di far gol.

Buttazzoni 5,5. Idem come sopra. Questione di centimetri e staremmo qui a parlare d’ altro.

Sabbatini (dal 14’ s.t.) 6,5. Apporta brio a sinistra e crea scompiglio in area. Da promuovere

Esposito (dal 26’ s.t.) 6. Entra e dopo nove minuti suggerisce a Rosa la palla per il raddoppio. Propositivo.

D’ Ancona (dal 36’ s.t.) s.v. Dopo due minuti L’Aquila chiude la partita.

L’AQUILA:

Testa, 7,5. Come domenica scorsa, salva il risultato con un paio di interventi da applausi.

Cutrupi, 6. Nel primo tempo soffre le discese di Berardino e l’ inferiorità dettata dal modulo, nel complesso si guadagna la pagnotta.

Garaffoni, 6. Dove non arriva con la corsa, c’ è l’ esperienza.

Di Francia, 6,5. Non farà rimpiangere Ruggiero, a Roma lo chiamerebbero ‘capitan futuro’.

Prete, 6. Grintoso come al solito, come Cutrupi a volte è preso d’ infilata dalle sovrapposizioni avversarie.

Pietrella, 7. Sacrificato nella mediana a tre, nella ripresa mostra a Bitetto cosa è capace di fare. Gran gol.

Onesti, 6. Gran dinamismo, recupera palloni a non finire.

Perfetti, 6,5. Se avesse tirato, il gol sarebbe stato suo. Lottatore.

Potenza, 6,5. Su di lui Vivarini ha ordinato un raddoppio continuo; non fa la differenza come potrebbe, ma sigla l’ assist del gol. Meglio nel 4-4-2

Galli, 6. In apertura sciupa di testa, la sufficienza è per il velo in occasione del gol.

Leccese, 7. Il voto è per la corsa e l’ abnegazione. Quando nella ripresa Bitetto lo accentra, svaria su tutto il fronte galoppando come un cavallo. Se trovasse il gol sarebbe l’ attaccante perfetto. Finora dov’ era?

Giraldi (dal 29’ s.t.), 6. Come sempre, quando viene chiamato in causa fa il suo in mezzo al campo.

Piccioni e Compierchio (dal 46’ s.t.) s.v.

Alessandro Fallocco  


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