Chieti, Legnini: "Di Primio sta spendendo denaro che non poteva spendere"

29 Novembre 2011   15:23  

"La situazione finanziaria del Comune di Chieti e' molto grave per precise responsabilita' del sindaco Di Primio e di una parte della sua maggioranza. Non siamo in presenza di una querelle procedurale o di una posizione preconcetta delle opposizioni, ma di fatti politici e gestionali senza precedenti, improntati a palesi violazioni di legge e a scriteriate scelte di cui l'attuale amministrazione porta per intero la responsabilita'". Lo afferma il senatore abruzzese e consigliere comunale del Pd Giovanni Legnini.

"La giunta di centrodestra nei mesi scorsi" ricorda Legnini "ha approvato un bilancio consuntivo registrando un fittizio avanzo di amministrazione di quasi 4 milioni di euro, con palese sovrastima di residui attivi ovvero di crediti che non sono esigibil, e facendovi confluire circa 3,4 milioni del risarcimento post- terremoto destinato a ristrutturare la sede del Comune di piazza San Giustino. E dopo che l'intero consiglio comunale, su proposta della maggioranza e con il voto favorevole anche delle opposizioni, si era autovincolato, seguendo una precisa indicazione dei revisori dei conti, a non spendere un avanzo che tale era solo sulla carta, ha deciso, sfidando e contrastando puntuali e inoppugnabili pareri contrari degli stessi revisori, di spendere ugualmente l'avanzo fittizio prima per coprire un vecchissimo debito verso la Provincia, risalente ai primi anni Novanta ed agli anni precedenti, e poi per finanziare altre spese correnti".

In sostanza, spiega Legnini, "Di Primio sta spendendo denaro pubblico che non poteva spendere, peraltro non facendosi in alcun modo carico di motivare la decisione contraria al parere dei revisori. Inoltre contrae nuovi debiti per circa 3 milioni per ristrutturare il municipio pur disponendo del denaro erogato dall'assicurazione a seguito di una procedura attivata dalla giunta Ricci".

"Sono evidenti i rischi di danni erariali" prosegue Legnini, "anche per effetto di altre irregolarita' contabili come l'utilizzo illegittimo di vecchi residui passivi sempre per pagare spese correnti, e chi ne e' responsabile potra' essere chiamato a rispondere avanti alla Corte dei Conti. Cosi' stando le cose, appare evidente la grave responsabilita' del sindaco e di chi lo sostiene innanzitutto nei confronti della citta' e dei cittadini. Colpisce poi l'arroganza politica del sindaco, che ha inteso richiamare con parole grossolane i consiglieri che non condividono tale dissennata gestione.

I debiti della giunta Ricci non c'entrano un bel nulla" prosegue l'esponente Pd "per la semplice ragione che all'epoca i bilanci erano in regola, certificati, con avanzo strutturale ed anzi nei cinque anni del centrosinistra molti debiti del passato, a partire da quelli del teatro, trovarono copertura e furono pagati. Il deterioramento di questa maggioranza e' sotto gli occhi di tutti e le cause sono evidenti: l'inconcludenza amministrativa e la scriteriata gestione finanziaria. Auspichiamo che le forze piu' responsabili dell'eterogenea compagine amministrativa" conclude Legnini "iniziano a prenderne atto, prima che sia troppo tardi".


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