Chieti-Neapolis: la parola ai protagonisti

Il Chieti visto in campo quest'oggi non meritava sicuramente di perdere, eppure il calcio, lo sappiamo tutti, è strano e spesso stravolge anche il pronostico più certo. Quello che forse avrà imparato il Chieti dalla partita odierna è che ogni pronostico non è mai certo finchè non diventa risultato. Anche se alcuni episodi fanno discutere, come ad esempio l'espulsione di Lacarra: "Credo che Lacarra non centri niente con il rosso, semmai dovevano essere ammoniti Bigoni e il loro numero sette"-commenta Paolucci, che può consolarsi per aver visto un Chieti pimpante, nonostante l'inferiorità numerica: "Vorrei portare a casa anche qualche punto e non solo delle buone prestazioni, di cui dobbiamo essere comunque contenti. Abbiamo avuto di fronte una buona squadra, forse in undici contro undici avrebbe avuto un'altra storia". Sul taccuino Paolucci si segnerà sicuramente qualcosa da far rivedere ai suoi in fase difensiva: "Ci siamo trovati trovare sul palo opposto, siamo stati troppo ingenui in occasione dei gol. Non credo sia stato un eccesso di generosità: eravamo in otto a difendere ma sul secondo palo ci hanno infilzato, cogliendoci un po' sorpresi". Adesso, in un campionato che non concede pause c'è da andare sull'ostico campo di Catanzaro: "A Catanzaro sarà una partita difficile, è un campo duro, speriamo di recuperare qualcuno. Domani vedrò come sta Fiore e se potrò convocarlo". Di umore diametralmente opposto, come logico che sia, il mister del Neapolis, Ezio Castellucci:"Questa vittoria ci mancava. Certamente abbiamo giocato partite migliori che meritavamo di vincere e che invece poi non abbiamo vinto; infatti finora avevamo collezionato quattro pareggi e una sconfitta. Nel secondo tempo abbiamo sofferto con una squadra più forte ma credo che la vittoria sia stata meritata. Abbiamo avuto paura di vincere, ma nel momento in cui il Chieti ha pareggiato siamo tornati a giocare e abbiamo segnato". Sull'espulsione l'allenatore dei nero stellati è voluto essere laconico: "Capita di giocare in dieci. Certo, si preferisce di giocare in undici, per il Chieti è stato penalizzante e noi ne abbiamo approfittato".

Daniele Polidoro