Chieti-Teramo, De Patre amareggiato: "Sulla cattiveria si può lavorar poco"

Il tecnico deluso dai suoi: "E'qualcosa che si ha dentro..."

05 Novembre 2012   19:31  

Il derby dell'Angelini ha mostrato un Chieti in versione doctor Jekyll e Mister Hyde: dopo un primo tempo giocato piuttosto bene e chiuso in vantaggio grazie ad un vivacissimo Rinaldi, i neroverdi sono drasticamente calati nella ripresa dove hanno subito a freddo il gol del pari di Ferrani e, nonostante il rigore decisamente generoso realizzato da De Sousa, hanno subito il nuovo pari di speranza prima del definitivo colpo del k.o. inflitto da Chovet.

Episodi, quelli che hanno deciso il match di domenica, che hanno dato fastidio e non poco al tecnico Tiziano De Patre. Per il mister teatino, infatti, il caso e la fortuna c'entrano ben poco con quello che è accaduto sul prato dell'Angelini: per l'ex Giulianova, infatti, decisiva è stata la mancanza di cattiveria dei suoi uomini nelle fasi cruciali del match.

Si presenta amareggiato in sala stampa Tiziano De Patre: "Abbiamo preso gol sui primi due corner battuti dal Teramo: è un dato significativo perchè quando concedi così poco e subisci significa che la squadra manca di aggressività e agonismo-spiega De Patre-Non si può permettere a Ferrani di vincere l'uno contro uno in area sul colpo di testa, in quel caso eravamo disposti bene tatticamente ma non siamo abbastanza cattivi nel duello aereo. Stesso discorso per il secondo e per il terzo gol, dove nessuno è andato a buttar via quella palla vagante in area: sono errori gravi ai quali è difficile porre rimedio in allenamento. E'ovvio che in settimana cercherò di fare qualcosa per metterci una pezza ma non sarà facile perchè quello di cui parlo è qualcosa che si deve aver dentro e noi, in questo momento, non ce l'abbiamo."

Insomma, più che limiti tecnico-tattici il trainer neroverde individua limiti caratteriali: si salvano, dunque, i vari Alessandro e De Sousa apparsi, soprattutto per quanto riguarda il primo, piuttosto impalpabili: "Gli attaccanti hanno giocato come potevano, di fronte avevano quelli che secondo me sono i difensori più forti della categoria: era difficile trovare spazi migliori. Ricordiamo poi-aggiunge il tecnico- che gente come De Sousa o Rinaldi arrivano da periodo di lunga inattività e diventano giustificabili i cali che si verificano nella ripresa".

Insomma, in casa Chieti sarà una settimana di duro lavoro: dopo il riposo di oggi, concesso dal tecnico per permettere ai giocatori di riprendersi dal punto di vista fisico e psicologico, si riprenderà domani in vista della trasferta di domenica prossima, quando il Chieti sarà ospite dell'Hinterreggio. Una trasferta che, ora, si potrebbe fare decisamente insidiosa: non vanno trascurati, infatti, eventuali contraccolpi psicologici e anche le nove ore di viaggio per raggiungere la Calabria.

Daniele Polidoro


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