Chieti boccia il senatore Di Stefano e si riscopre (per un soffio) antifascista

Ma il sindaco Di Primio vota contro la "censura"

29 Aprile 2011   09:56  

Alla fine anche il Consiglio comunale a maggioranza di centrodestra ha sconfessato il senatore Fabrizio Di Stefano, che ha presentato in Senato una proposta che prevede l’abolizione della XII disposizione transitoria della Costituzione, che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.

Ieri pomeriggio, infatti, l'Assise civica, anche se per un soffio, ha approvato il documento di censura alla proposta dell'ex missino.

Con 15 voti favorevoli, 14 voti contrari ed un astenuto il Consiglio comunale ha dato il via libera all'ordine del giorno proposto dalle opposizioni. 

"Grande soddisfazione per l'esito della votazione" è stato espresso dal vice presidente del Consiglio comunale Alessandro Marzoli (Pd).

"Il Consiglio Comunale di Chieti - ha aggiunto Marzoli - ha dimostrato con tale votazione quanto fosse indecente la proposta Di Stefano.

Nonostante il centrodestra al potere goda di una larghissima maggioranza non è riuscito a respingere il documento presentato dai gruppi di opposizione ed è bene che anche il Sindaco Di Primio (che ha votato contro la nostra censura) riconosca che la città di Chieti è oggi, per fortuna, antifascista".


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