Chieti: dopo 16 anni la giustizia condanna un medico e due assicurazioni per la morte di un'anziana

Dopo 16 anni di battaglie il tribunale di Chieti condanna il medico della Asl e le assicurazioni a risarcire gli eredi.

La donna era affetta da artrite reumatoide ed era diabetica. Queste condizioni spinsero il dottor Campitelli, dopo una visita avvenuta il 23 ottobre, a fissare un'urgente operazione il giorno dopo, ma l'intervento non venne eseguito. Fu anzi rimandato di un mese. Ma in poche ore le condizioni della donna A.C. entrò in coma. Trasferita al policlinico, il reparto di rianimazione non riuscì a fermare il grave shock settico. A quel punto la pensionata venne operata e le venne aspirato il liquido purulento dalla spalla. Ma le sue condizioni vitali ormai erano irrimediabilmente compromesse fino a giungere alla morte.

 La sentenza, firmata dal giudice Lucio Lucciotti, stabilisce un risarcimento di 650 mila euro che Pasquale Altobelli dell’ospedale di Ortona, la Asl di Chieti e le assicurazioni della azienda sanitaria, Milano assicurazioni e Ina Assitalia, dovranno versare agli eredi dell'anziana decaduta.

 I familiari da subito si convinsero della resposnabilità dei medici nella morte della congiunta e assistiti dagli avvocati Italo Colaneri e Cristina Di Renzo hanno deciso di fare un esposto in procura.

L'esposto arriva fino alla corte di appello che, dopo una perizia medico legale, riconobbe la responsabilità di Altobelli e del medico curante Vincenzo D’Ottavio. Sentenza che arrivò nel 2005, dopo dieci anni dalla morte della donna, pertanto i giudici, pur ritenendo che i medici fossero colpevoli, furono costretti a dichiarare il reato estinto per intervenuta prescrizione. Gli eredi di A.C. Non hanno smesso di credere di poter avere giustizia, sono arrivati al giudice civile.
Il 5 maggio la sentenza del tribunale di Chieti stabilisce la responsabilità civile del medico Pasquale Altobelli, della Asl di Chieti e delle compagnie assicurative della azienda sanitaria locale: Milano assicurazioni e Ina Assitalia. Il risarcimento di 650 mila euro comprende sia il danno patrimoniale sia il non patrimoniale.