Chieti: il sindaco sullo spostamento del corso di laurea Magistrale
Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in riferimento alla notizia dello spostamento del Corso di Laurea Magistrale per l’insegnamento da Chieti a L’Aquila, ha emesso la seguente nota.
«Il Rettore Franco Cuccurullo dovrebbe, avere la dignità ed il buon gusto di chiedere scusa alla Città di Chieti per aver consentito lo scippo alla Facoltà di Lettere che, secondo i desiderata della Conferenza dei Rettori Abruzzesi, dallo stesso Cuccurullo presieduta, ha previsto lo spostamento del Corso di Laurea Magistrale per l’Insegnamento nella Scuola Secondaria di Primo Grado, da Chieti a L’Aquila.
Non voglio pensare che il Rettore, ormai fuori dai giochi e senza possibilità di essere riconfermato per l’ennesima volta alla guida dell’Università D’Annunzio, abbia deliberatamente voluto penalizzare la Città di Chieti per risentimenti personali o politici verso questa Amministrazione, però, di fatto, con questo atto ha schiaffeggiato una Città che per dodici anni lo ha rispettato e gratificato.
Come Vice Sindaco mi sono adoperato per portare a Chieti i Monopoli di Stato e la Commissione Unica Regionale per le cause di Servizi ed ho evitato che la Provincia di Chieti spoliasse il Centro Storico del Genio Civile dell’Ufficio UMA ed è per questo che il mio risentimento non solo come amministratore ma anche come cittadino è molto forte nei confronti di questa decisione che di fatto va a spoliare ulteriormente la Città di una prestigiosa e storica facoltà universitaria con un danno inimmaginabile in termini economici e con un inevitabile indebolimento dell’intera Università di Chieti a favore di altri territori.
Per questo proporrò immediatamente al Sindaco Di Primio una riunione di Giunta per decidere eventuali iniziative in merito e di valutare di chiedere al Presidente del Consiglio Comunale, Marcello Michetti una convocazione urgente dell’Asse Civica in seduta straordinaria per assumere ogni atto propedeutico ad impedire tale spostamento.
Invito, infine, tutte le forze politiche cittadine a lasciare da parte le posizioni ideologiche e fare per una volta quadrato con l’Amministrazione Comunale per dimostrare che su argomenti di interesse generale non possono e non devono esserci contrapposizioni di schieramento ma solo l’interesse dell’intera comunità teatina.»
