Chieti: più anziani, più stranieri, meno nascite.Aumenta il disagio

Nel 2008 segnali positivi solo nell'export

15 Luglio 2010   12:05  

Quarto rapporto sociale della provincia di Chieti, elaborato su dati 2008 e realizzato dall’osservatorio sociale provinciale di concerto con i servizi socio-assistenziali dell’ente.

Un quadro di declino ma con segnali di ripresa.

Sono sette i capitoli trattati nel rapporto e vanno dalla popolazione, alla scuola, ad economia, lavoro, sanità, salute, sicurezza e sistema dei servizi sociali.

La popolazione invecchia, aumentano gli stranieri, cresce la tossicodipendenza e l’alcolismo. Ma sale anche l’export e il benessere ha un piccolo segno positivo.

"Da questi numeri", osserva il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, "cerchiamo di scorgere le esigenze primarie del territorio e dare le giuste risposte. Sono in vista tagli considerevoli dei trasferimenti statali e questo avrà riflessi sui servizi sociali erogati. Cercheremo, con l’individuazione delle sacche di inefficienza e degli sprechi, di intercettare risorse utili a mantenerne quanti più possibili".

Alla fine del 2008 erano oltre 396mila i residenti della provincia chietina, con una prevalenza di donne, il 51,3 per cento del totale.
Aumentano gli stranieri su tutta la provincia di Chieti, così il dato dei residenti si gonfia con 2045 unità in più rispetto al 2007.
Sono 16.964 gli stranieri in provincia, oltre il 4 per cento della popolazione totale. E la comunità che maggiormente si è stabilizzata in provincia di Chieti è quella albanese.

La popolazione invecchia,  il 20 per cento dei residenti ha più di 65 anni. Aumentano le famiglie, ben 2647 in più dell'anno prima.

A presentare il quadro emerso dal rapporto è stata Sabrina De Liberato, esperta in analisi dati, che ha curato la pubblicazione insieme a Vincenzina Di Muzio, Olimpia Mamone Capria e Pietrantonio Bozzi dei servizi socio-assistenziali della Provincia.

"Abbiamo l’obiettivo di intensificare i monitoraggi, per renderli quanto più vicni all’arco temporale di pubblicazione" ha detto l’assessore provinciale alle politiche sociali, Gianfranca Mancini, "dedicheremo lo studio a precise aree tematiche, come le nuove povertà, per poter prevedere servizi più mirati".

 

Un dato positivo del rapporto riguarda l'economia che almeno stando ai dati del 2008 prima della crisi segnava un piccolo passo in avanti, merito soprattutto dell'export nella Val Di Sangro.
L'occupazione invece è in crisi già dalla fine 2008 con un tasso di occupazione in discesa dell'1,4 per cento e quello di disoccupazione salito al 6 per cento.

Aumentano i disagi sociali. Le tossicodipendenze e i problemi legati all'alcolismo sono in aumento. E c'è meno voglia di maternità, nell'analisi dei fenomeni sociali emerge che nel 2008 ci sono state 788 interruzioni di gravidanza, oltre il 9 per cento in più dell'anno prima.

Il rapporto ieri alla presentazione del rapporto nel salone del consiglio provinciale c’erano, tra gli altri, l’assessore alle politiche giovanili, Silvio Tavoletta, e l’assessore comunale alle politiche sociali, Emilia De Matteo.


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