Chieti: secondo il Pd il Comune è in predissesto finanziario. Preoccupa la relazione dei revisori

E' maretta al comune di Chieti, dove si annuncia aria di battaglia per la prossima approvazione del bilancio consuntivo dell’ente che andrà al vaglio del consiglio comunale a settembre. A lanciare l'allarme per un possibile predissesto dell'ente è il segretario del Pd cittadino, Enrico Iacobitti secondo il quale la preoccupazione nasce dalle analisi dei revisori dei conti, il cui collegio ha sollevato perplessità sul bilancio con il Comune.

L'assessore comunale al bilancio Roberto Melideo, non è affatto preoccupato: Secondo l'assessore infatti solo “una lettura superficiale e tendenziosa della relazione dei revisori dei conti può indurre ad affermazioni dal sapore populistico e basta”.

Per Melideo inoltre “i revisori hanno dato parere positivo al consuntivo pur rimarcando osservazioni e raccomandazioni comunque inferiori a quanto evidenziato negli anni precedenti.”

E' proprio la relazione dei revisori dei conti che preoccupa Iacobitti secondo cui il Comune non ha assolutamente disponibilità per pagare i propri debiti fuori bilancio. Si parla di un avanzo di amministrazione di circa 3 milioni e 991 mila euro. “Il bilancio consuntivo 2010- nota Iacobitti- è arrivato ad approvazione solo dopo le ammonizioni del difensore civico regionale.”

E al centro della diatriba ci sono proprio i revisori dei conti, Melideo non trova preoccupanti le loro analisi, ma Iacobitti incalza “E' proprio nelle loro parole che si scorge come il Comune non ha la disponibilità per pagare i debiti fuori bilancio. I revisori dei conti non hanno attestato l’attendibilità dell’avanzo di amministrazione dichiarato che quindi non può essere speso.”

Nella relazione dei revisori dei conti si evince che l’equilibrio di bilancio previsionale 2011 risulta essere minato e pertanto raccomandano di limitare gli impegni si legge che è importante favori “l'accelerazione delle dismissioni mobiliari ed immobiliari per destinare le relative entrate a debiti e contenzioso. L’ente dovrà comunque adottare ogni opportuno comportamento previsto per gli enti strutturalmente deficitari”.