Chieti, sei punti in due gare per De Patre: la musica è definitivamente cambiata?
Il cammino è di sicuro ancora lungo e pieno di insidie, la squadra è fondamentalmente ancora in fase di rodaggio dopo il cambio di allenatore, ma la vittoria per 1-0 contro l'Aprilia, che fa il paio con quella di Ischia di domenica scorsa, rappresenta senz'altro un segnale più che incoraggiante per il futuro prossimo del Chieti.
L'avvento di Tiziano De Patre, numeri alla mano, sembra aver fatto bene ai neroverdi, che nelle due partite dall'avvicendamento in panchina hanno ottenuto altrettante vittorie, segnando la bellezza di quattro gol (non male, considerato che nelle precedenti 19 gare erano state segnate 15 reti in tutto) senza subirne nemmeno una.
Di questi quattro gol, ben tre sono stati siglati da quel Marco Guidone che sino a non molte domeniche fa era oggetto di numerose perplessità e non poche critiche a causa delle tante reti mancate, pur a fronte del grande lavoro di sacrificio sempre svolto con grande impegno e professionalità. Sorprende, quindi, la ritrovata efficacia della punta milanese, capace di segnare in appena due partite quasi quanto nel corso di un intero girone di andata (quattro gol realizzati): segno palese di come egli sia il primo beneficiario di un sistema di gioco che gli garantisce maggiore appoggio da parte di una seconda punta e gli consente di svolgere meno lavoro sporco.
Ma tutta la squadra, in generale, sembra aver tratto giovamenti dalla cura De Patre, sia dal punto di vista tattico che da quello psicologico, non meno importante, in modo tale da far vedere in campo lo spirito battagliero che nell'ultima parte della gestione Di Meo era venuto meno, unito ad una grande capacità di saper soffrire.
Certo, c'è ancora qualcosa da registrare, soprattutto in fase di disimpegno e di gestione del risultato, ma il cammino intrapreso è quello giusto: occorre solo continuare spediti nel percorrerlo.
Lorenzo Ciccarelli
