Chiodi - Costantini: trova le differenze!

Il gioco delle elezioni

31 Ottobre 2008   22:47  

CRONACA DIBATTITO - Questa sera di fronte ad un incredulo padrone di casa, il direttore di Rete 8 Pasquale Pacilio, si è registrato il primo confronto diretto tra i due principali contendenti alla poltrona di Del Turco (speriano non si tratti di eredità).

Principale preoccupazione dei due ex-sindaci è stata quella di convincere gli spettatori di rappresentare "il nuovo"; nuovo modo di intendere la politica, nuovo modo di parlare alla coalizione, di imporre ad essa le proprie idee, nuovo modo di governare.

Il dubbio su questo "nuovo" sorge quando ad ogni domanda del presentatore quello che diceva l'uno veniva completato dall'altro in un'armonia di priorità che mai due persone rappresentanti schieramenti così distanti avevano espresso.

Principale screzio della serata è stato solo il continuo richiamo di Gianni Chiodi ai rapporti di Carlo (così amichevolmente ha chiamato l'ex sindaco di Teramo il suo avversario) con la vecchia giunta, accusa che Costantini prontamente ha sempre rimandato al mittente.

Sul primo scontro, però, ha pesato molto l'uscita dei listini, l'esclusione di Di Matteo, la mano forte di Roma, quindi sia Chiodi che Costantini hanno  pensato bene che in questo frangente era cosa migliore quella di rinsaldare le fila dei consensi, stemperare il clima e prepararsi così ad iniziare la campagna elettorale più breve mai fatta in regione.

Alla fine è finita in un pareggio, con Costantini che invitava lo stesso Chiodi a condividere i suoi punti programmatici e il candidato della PDL che condivideva, il candidato del centro sinistra (esiste ancora?) che prendeva le distanze dall'ex giunta e Chiodi che gli riconosceva la cosa (anche se un paio di forti accenni li aveva fatti).

Appello al voto da parte di tutti e due e una gran stima di tutti gli ex colleghi sindaci d'Abruzzo (che dopotutto è il mestiere più difficile in politica), poi la sigla ed a noi resta solo la certezza che se continua così la gente non andrà a votare. Se i due principali candidati, infatti, sono così ingessati così incapaci di produrre idee forti e di forte rottura degli schemi di partito, così simili nelle loro idee (ed in come realizzarle!), così poco combattivi fra di loro si otterrà solo di non poter scegliere perchè nella reale impossibilità di capire chi possa rappresentare la svolta per questa regione.

Ora la parola ai lettori: Chiodi e Costantini, trova tu le differenze!

LDG

 ASCOLTATI E TRASCRITTI PER VOI 

Alleanze e salute

Chiodi “Ti ricordo che hai governato con chi è rimasto implicato nella vicenda di Sanitopoli, ed ora ti stai alleando con loro”.   

Costantini: “ Io ero all'opposizione nel centro destra e anche contro Del Turco. Ci sono agli atti le nostre posizioni sulla sanità. Ci siamo accorti che non si riduceva il debito, che i soldi erano usati per altro e siamo usciti dalla maggioranza. Ho contrastato il malaffare che, stando all'inchiesta , riguarda anche il centro destra e Forza Italia”

Chiodi: “ Quando governava il centro destra eri alla  commissione di vigilanza. E cosa hai fatto? E poi ora con chi ti stai alleando?”

Costantini: “Ho denunciato lo scandalo Fira, leggi gli atti”. 

Noi e il listino

Chiodi: “Cosi' com'è il listino non serve, lo aboliremo. E aboliremo anche la legge anti-sindaci. Non siamo ipocriti, è ovvio che ci sia una negoziazione con i partiti”

Costantini: “Nel tuo listino ci sono i vice tuoi e di Piccone, e persone scelte da Roma. Il nostro listino rappresenta invece la società civile. Ma anche noi comunque aboliremo il listino e introdurremo la doppia preferenza, uomo-donna.

Chiodi:  “Io dietro di me ho un mondo di valori, Berlusconi non ha preso uno in mezzo la strada e lo ha candidato, io come sindaco ho rappresentato e rappresento il territorio”.

Costantini: “La vicenda delle candidature e dei listini ha dimostrato il rapporto troppo subordinato di Chiodi con il presidente Berlusconi. Io ho scelto il listino senza imposizioni dai vertici romani. 

Basta slogan

Chiodi: “La gente è stufa di slogan, Non vuole le politici che predicano la quaresima per gli altri e il carnevale per sè. E' stufa della politica politicante."

Mi dimetto, ma...

Costantini: “Mi dimetterò  da parlamentare, anche se perdo le elezioni. Ma se sarò punito eccessivamente dagli elettori,ipotesi che comunque non si verificherà, ne prenderò atto”.  

Macedonia

Chiodi:“La tua non è un coalizione, è una macedonia, come il governo Prodi, messa insieme per forza, Un pour purrì. Non sei credibile”

Costantini: “Io ho fatto un alleanza con le persone che vogliono cambiare l'Abruzzo. Tutti i partiti hanno accettato il mio programma

Centro Oli, no ma...

Chiodi: “Non è una buona idea, ma bisogna dire no stando attenti a non  chiudere le porte in faccia all'Eni, che ha investito sul territorio” 

Costantini: “Berlusconi non la pensa come te: ha confermato che l'Abruzzo sarà oggetto di sondaggi e perforazioni, che sarà terra di estrazione petrolifera. Ho presentato un interrogazione, che ha confermato quanto sia sbagliata quest'opera. Sono assolutamente contrario. 

Che fine faranno Angelini e le sue cliniche ?

Costantini: “La politica non può revocare le convenzioni alle cliniche private. E' compito degli organismi tecnici preposti, e di chi deve accertare violazioni, come i Nas. Basta però con la politica della torta: una fetta a me, una a te. Serve più concorrenza. 

Chiodi: “Giusto, d'accordo con te. Il Piano di rientro del debito inoltre dovrà essere rigoroso, serve ricognizione degli sprechi. Poi non incassiamo, serve monitoraggio delle entrate, non ci sono controlli. Serve un centro unico per la riscossione delle entrate”

Basta sprechi!

Costantini “Nel primo consiglio elimineremo il vitalizio dei consiglieri. . Allungheremo per loro l'età pensionabile  a 65  anni. Abbatteremo del 15% gli stipendi dei politici, si risparmierà anche sui portaborse, Lasceremo, delle aziende regionali, solo un'unica azienda di trasporto pubblico, una sola Asl, un'unica azienda acquedottistica. Il resto lo raderemo al suolo, risparmiando così decine e decine di milioni di euro. Nella coalizione sono tutti d'accordo”.

Chiodi :“Se siete tutti d'accordo, in tre anni perchè non lo avete fatto? Noi le cose che hai detto le faremo per davvero. Ma il vero costo della politica  è anche la su incapacità di decidere. E il vero welfare è la concorrenza, che far abbassare i prezzi.”

 

FT 

 


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