"Se c'è una Giunta che è stata fin dall'inizio chiara, trasparente e conseguenziale sulle politiche legate alla ricerche di idrocarburi, questa è l'attuale".
Lo dice il presidente della Regione, Gianni Chiodi, rispondendo alle preoccupazioni di Federalberghi che in una lettera pubblica ha adombrato l'inizio di una stagione di trivellazioni e ricerche di idrocarburi sul territorio regionale.
"Abbiamo detto fin dall'inizio no ad ogni tipo di attività di ricerca che possa danneggiare il territorio e dunque generare non pochi problemi all'economia del nostro territorio. Lo abbiamo fatto approvando una legge regionale, lo abbiamo ribadito pubblicamente e sotto forma di diniego di autorizzazioni amministrative a tutte quelle società, tra cui multinazionali, che hanno fatto espressa richiesta.
Mi sembra - aggiunge Chiodi - che questa posizione così netta, la prima dopo anni di atteggiamenti ambigui da parte dei governi regionali precedenti, non possa generare timori di inversione di rotta tra gli operatori economici, turistici del territorio e tra gli abruzzesi".
In questo senso, "la politica di sviluppo della Regione ha una precisa connotazione che guarda al territorio e che vuole crescere con esso. In precedenza, le amministrazioni regionali avevano artatamente evitato di fare scelte chiare e nette contro le ipotesi di trivellazioni andando inevitabilmente in contrasto con la politica di tutela del territorio. Questa amministrazione - conclude il presidente della Regione - ha cancellato anche questa ambiguita', imponendo in maniera decisa una scelta che va verso la tutela ambientale e il rispetto della salute pubblica".