Chiodi, Venturoni e Baraldi sarebbero indagati in una nuova inchiesta sulla sanità abruzzese

01 Agosto 2014   13:15  

Contratti fatti firmare forzosamente alle cliniche private, collegando la firma stessa al pagamento delle prestazioni arretrate ancora non saldate dalla Regione Abruzzo.

Questa sarebbe l'accusa di base per una presunta nuova inchiesta che vedrebbe indagati Gianni Chiodi, ex presidente della Regione Abruzzo, Lanfranco Venturoni, ex assessore alla Sanità e Giovanna Baraldi, ex sub commissario alla sanità.

Oltre a loro sarebbero indagati a Pescara anche due tecnici dell'Agenas.

I magistrati Di Florio e Bellelli li accusano di falso, violenza privata e abuso.

Si contesta a Chiodi, Venturoni e Baraldi falso, abusi e violenze verso le proprietà delle cliniche private, i contratti, per gli inquirenti, sarebbero infatti stati stilati con un "generale atteggiamento ostruzionistico".

Praticamente, secondo la ricostruzione dei magistrati, alle cliniche sarebbe stato poto un ultimatum: o la firma sulle nuove convenzioni con i nuovi accordi, oppure non avrebbero visto pagate le prestazioni del 2010.


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