Chiodi alla stampa estera: la ricostruzione non è in ritardo

04 Aprile 2011   14:49  

"Non siamo in ritardo: se riusciremo a fare partire i cantieri entro il 2011, saremo in anticipo rispetto ad altre ricostruzioni post-sisma".

Il presidente della Regione Abruzzo e commissario di governo per la ricostruzione dell'Aquila, non ci sta alle critiche di chi parla di ritardi e mancanza di fondi per il capoluogo abruzzese che si appresta a celebrare i 2 anni dal sisma.

Durante una conferenza nella Sala della Stampa Estera a Roma, cui ha partecipato anche il sottosegretario di Stato Gianni Letta, Chiodi dice che "i soldi ci sono e sono l'ultimo dei problemi". Quello che manca sono i piani di ricostruzione che i sindaci dei comuni colpiti devono presentare per poter finalmente accedere ai fondi.

"L'Aquila ha circa 700 abitanti in meno" rispetto a prima del terremoto, afferma Chiodi, "la popolazione non e' diminuita come si paventava, ma ci sono all'incirca gli stessi abitanti del 6 aprile 2009. C'erano 17mila studenti, quanti sono oggi nelle scuole.
All'universita' c'erano 20mila iscritti, quanti oggi. Dal governo sono stati investiti 14 miliardi di euro.

Per la seconda fase sono gli enti locali a dover fare la loro parte. I sindaci predispongono, d'intesa con il presidente della regione, i piani di ricostruzione del centro storico che, ad oggi, non sono stati ancora presentati".

I soldi, dunque, "ci sono e sono immediatamente disponibili: in questo momento il commissario ne ha erogati circa 1,5 mld. L'ultimo dei problemi all'Aquila sono i fondi a disposizione. Il problema e' l'impiego di questi fondi".

LETTA: ''I SOLDI CI SONO''


"Ci prepariamo a celebrare con dolore il ricordo dei morti del sei aprile. L'Aquila pero' non e' morta". Lo ha detto il Sottosegretario di Stato, Gianni Letta, durante la conferenza tenuta oggi presso la Sala della Stampa Estera a Roma, parlando del terremoto che ha colpito la popolazione abruzzese il 6 aprile del 2009. Soffermandosi sulle polemiche del post terremoto e sui servizi giornalistici che, per il sottosegretario, le hanno alimentate, Letta ha aggiunto: "Tutte queste cose mi piacerebbe che venissero verificate. Non e' mai stato vero e non e' vero che non ci sono i soldi.

Sono li' pronti a essere utilizzati. Spero che un'opera di chiarezza e di verita' si possa fare ritrovare all'Aquila lo spirito delle prime settimane, dei primi mesi dopo il terremoto. In quei momenti si e' lavorato guardandosi negli occhi.

Si e' lavorato nel pianto, ma insieme. Abbiamo proseguito cosi' per molti mesi e mi piace ricordare l'impegno della protezione civile e di Guido Bertolaso che e' stato l'angelo degli abruzzesi. Purtroppo poi - ha proseguito Letta - e' cominciato il balletto delle divisioni, delle contrapposizioni.

E' doveroso il confronto delle tesi contrapposte, trovo meno giustificabili le polemiche strumentali. Avevamo nominato il sub commissario che si e' messo". Infine sulle dimissioni, poi ritirate, del sindaco del capoluogo abruzzese: "Cialente si era dimesso, ma sabato scorso abbiamo ritrovato unita' di intenti e ha ritirato le dimissioni perche' aveva riscontrato un clima diverso".

CHIODI: L'AQUILA NON E' MORTA NE' FERMA

"L'Aquila e' tutt'altro che morta e la ricostruzione della citta' e' partita. Non c'e' stato il calo demografico temuto, i cantieri aperti sono 11mila e finalmente anche per la ricostruzione "pesante" non esistono piu' ostacoli".

Cosi', il Commissario delegato per la ricostruzione e Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha aperto oggi la conferenza presso la sala Stampa Estera a Roma, convocata con l'obiettivo di illustrare nel dettaglio lo stato della situazione a L'Aquila e nei comuni del cratere a due anni dal terribile sisma e a cui ha partecipato anche il Sottosegretario Gianni Letta.

Il primo argomento affrontato dal Commissario e' quello relativo ai fondi: il decreto Abruzzo, convertito in legge (77 del 2009) che costituisce la vera legge organica sul terremoto, stanzia un importo complessivo di 14,767 miliardi di euro. Il primo febbraio 2010 il commissario aveva disponibilita' per 3,131 miliardi (contabilita' 5281 e contabilita' 5430, piu' Cassa depositi e prestiti). Ha erogato nell'arco di un anno un totale di 1,402 miliardi. Sono ancora disponibili in cassa 1,729 miliardi ed entro il 2011 e' in arrivo un ulteriore miliardo e mezzo dal CIPE.

Anche la situazione della popolazione post sisma sta rapidamente migliorando grazie al rientro delle famiglie nelle loro abitazioni originarie riparate e rese piu' sicure. "Quando io sono diventato commissario - ha aggiunto Chiodi - erano 30mila le persone che usufruivano di contributi per un'autonoma sistemazione mentre ora sono 13.697mila. Al primo febbraio 2010 negli alberghi c'erano 6.165 persone, ora sono 1.112. Ci si aspettava una flessione maggiore della popolazione invece il calo demografico, secondo il rapporto Cresa, e' stato di 700 unita', su 75mila residenti."

"Posso ritenermi soddisfatto anche per quanto riguarda l'universita' - ha rilevato Chiodi - dove gli iscritti sono stati 23mila. Prima del terremoto ne erano 25mila. E' la dimostrazione che la citta' dell'Aquila non e' affatto morta ne' agonizzante ma, anzi, si sta riprendendo e mostra segnali positivi da piu' parti".

I dati dimostrano che la ricostruzione "leggera" (cioe' delle abitazioni B e C) si avvia a conclusione, mentre e' notizia della scorsa settimana l'accordo tra tutte le parti in causa (professionisti, Comuni e Struttura tecnica di missione) per la veloce partenza della ricostruzione privata "pesante" (abitazioni E). Importanti le azioni e gli sforzi messi in campo nell'ultimo anno, durante la gestione commissariale. Il Commissario ha gia' stanziato i 118 milioni per interventi specifici di ricostruzione nei centri storici relativi a edifici pubblici, patrimonio culturale e sottoservizi.

"Non e' assolutamente vero che nel 2010 si e' perso tempo - ha proseguito - perche' e' stata fatta un'attivita' imponente legata agli aspetti normativi, alla progettazione e alla messa in sicurezza". 824 edifici, oltre il 90 % delle strutture vincolate o di interesse storico nel centro di L'Aquila, sono, infatti, in sicurezza. Da sottolineare poi il programma di intervento su ben 27 edifici pubblici di rilevanza strategica per cui sono stati stanziati piu' di 200 milioni, gli interventi per la viabilita' per 31 milioni circa, quelli per il ripristino degli edifici dell'Universita' dell'Aquila per 40 milioni circa e quelli, gia' ultimati, sugli edifici scolastici per 62 milioni per interventi su 83 edifici scolastici. Inoltre, sono stati gia' restituiti alla popolazione, simboli importanti, come la Fontana delle 99 cannelle a L'Aquila e per Natale del 2011 le Chiese agibili e restituite alla popolazione in tutto il territorio del cratere saranno ben 115.

A fronte di un numero complessivo di circa 36mila edifici danneggiati solo per il Comune dell'Aquila sono state evase 16.563 pratiche positivamente ammesse a contributo. E' stato proprio il Sottosegretario Letta a sottolineare l'importanza di fare il punto della situazione a due anni dal disastroso terremoto dell'Aquila che ha anche raccontato l'incessante lavoro che il Governo continua ad assicurare per un territorio cosi' duramente colpito, ricordando come nelle ore immediatamente successive al terremoto, all'Aquila, c'era uno spirito di unione e di collaborazione, lo sgomento di fronte all'immensa tragedia aveva affratellato tutti, senza divisioni, senza colori e senza strumentalizzazioni politiche.

Ora il compito principale del Governo, e' stato ribadito, e' di ritrovare quello spirito, elemento indispensabile per andare avanti e ritrovare unita' di intenti. Fondamentale il Tavolo di coordinamento degli Enti del territorio cui il sottosegretario partecipa, utile a far emergere problemi ma soprattutto a trovare soluzioni operative e veloci, un vero e proprio metodo di lavoro comune. Per quanto riguarda i centri storici, i Sindaci, veri attori e protagonisti in questa fase, stanno predisponendo i piani di ricostruzione. "I Piani di ricostruzione sono un obbligo di legge, non una facolta' i cui obiettivi sono ripresa socio economica, riqualificazione dell'abitato e rientro delle popolazioni" - e' tornato cosi' ad insistere Il Commissario delegato Chiodi sulla necessita' della redazione dei Piani da parte dei Sindaci, per accelerare il processo di recupero dei centri storici.

Vero motore della ricostruzione, infatti, in ossequio a quanto disposto dal "decreto Abruzzo" sono i sindaci dei comuni del cratere. Questi predispongono, d'intesa con il Commissario delegato e con il Presidente della Provincia, i piani di ricostruzione del centro storico delle citta', atto di programmazione imprescindibile per l'avvio dei lavori. In sintesi, gran parte dei Comuni sta lavorando alla predisposizione dei piani di ricostruzione e 26 Comuni su 57 del cratere hanno affidato alle Universita' la redazione dei Piani. Proprio il 6 aprile l'ambasciatore tedesco consegnera' al sindaco dell'Aquila il piano di ricostruzione della frazione di Onna. "I soldi ci sono, in questo momento e' l'ultimo dei nostri problemi. Il ruolo del Governo, e quindi quello del Commissario - ha concluso Chiodi - e' infatti quello di garantire le risorse e le azioni generali finalizzate a sostenere il processo della ricostruzione e favorire una collaborazione e un lavoro comune tra tutti gli attori del territorio per il raggiungimento completo degli obiettivi prefissati"


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