''Chiodi, fuori i nomi dei politici che hanno costruito le proprie carriere sulla sanità''

01 Ottobre 2012   16:37  

La nota di Cesare D'Alessandro, vice capogruppo IdV in Consiglio regionale, sulla interrogazione urgente indirizzata a Chiodi sulla Asl Di Teramo

«Chiodi faccia i nomi dei politici che hanno costruito “le proprie carriere sulla sanità”», è quanto gli chiede il Consigliere regionale Cesare D’Alessandro (IdV) con una interrogazione urgente, dopo aver letto le dichiarazioni del Governatore inerenti la ASL di Teramo, a margine dell’inaugurazione di due ambulanze e due automediche, alla presenza del Vescovo di Teramo monsignor Seccia.

«Chiodi», prosegue D’Alessandro, «ha puntato il dito sui politici che intervenivano per accorciare i tempi di un esame diagnostico ai propri amici, comportandosi come fossero un CUP (Centro unico di prenotazione). Fuori i nomi, caro Chiodi: hai il dovere di dire chi sono i politici che hanno fatto carriera con i sistemi che citi.

Se poi credi che abbiamo l’anello al naso, solo per inciso ti ricordiamo quanti medici ospedalieri siedono nel Consiglio comunale di Teramo e anche in consessi molto più importanti, guarda caso tutti di centrodestra.

Siamo ormai nauseati dal profluvio di chiacchiere vuote sul Dipartimento di emergenza ed accettazione che qualificherà l’Ospedale di Teramo per la nascita di un Centro traumatologico.

Quando nascerà questo Dipartimento, caro Chiodi? Nella migliore delle ipotesi tra 4 o 5 anni, mentre restano tutte le attuali disfunzioni del Pronto Soccorso. Non poteva mancare il solito annuncio ad effetto del dr. Varrassi, il quale ha elogiato in particolare lo screening mammografico, facendo un po’ di pubblicità alle visite ed  alle ecografie mobili che servono molto poco alla diagnosi precoce del carcinoma mammario, mentre lo stesso Varrassi ben sa che nessuna mammografia di screening è stata ad oggi effettuata dopo la sospensione dello screening mammografico nel 2009.

La verità, l’unica inoppugnabile verità, è che fino ad oggi non è stato investito un solo euro sul Dipartimento di accettazione ed emergenza, come non sono stati fatti investimenti per abbattere le liste d’attesa, tranne una convenzione per una struttura privata amica.

Di questo passo le liste d’attesa ci saranno per altri trent’anni. Infine, una parola sulla roboante affermazione delle 1.100 assunzioni nella Sanità. Magari!Si tratta soltanto di stabilizzazioni soprattutto di medici già in servizio, senza nessuna nuova assunzione. Forse sarà opportuno che Chiodi», conclude il Consigliere dell’IdV, «richiami di nuovo il Vescovo di Teramo monsignor Seccia e chieda scusa, insieme a Varrassi, oltre che ai cittadini anche al Padreterno. Almeno si guadagnerà il Purgatorio».

 


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