Chiodi scrive telegramma al Premio Nobel Obama

09 Ottobre 2009   20:15  

Un telegramma partito immediatamente. Dall’Abruzzo, destinazione…Casa Bianca. Il Nobel per la Pace 2009 è stato assegnato a Barack Obama, per "I suoi sforzi straordinari nel rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli", così la motivazione. Da Presidente a Presidente, il Governatore della Regione Gianni Chiodi ha scritto un telegramma al Presidente Obama.

"All’uomo che cambierà il mondo, a un vero amico dell’Abruzzo, con infinita stima, Gianni Chiodi". Poche righe, semplici ma incisive, che fanno seguito all’incontro del Luglio scorso, a L’Aquila, dove, nella città che si stava rialzando dal terremoto, si riunì, il G8. E tra i grandi della terra ad assumere decisioni importanti, naturalmente, non poteva mancare il Presidente degli Stati Uniti. Anche la Casa Bianca è stata al momento di poche parole anzi di una, di sicuro effetto, in un comunicato stampa: "Wow!". Il Presidente Obama ha poi detto di accettare con umiltà il riconoscimento. Numerosi i commenti in tutto il mondo: prime dichiarazioni ottimistiche da Israeliani e Palestinesi. Plaude il Presidente del Consiglio Berlusconi, sottolineando che il "Presidente Usa, ora sarà tenuto ad un comportamento ecumenico nei confronti di tutti". Ed ecumenico, Obama, lo è stato, nel nostro Capoluogo di Regione, quando ha visitato i luoghi feriti dal sisma e, lo accerterà la magistratura, dall’incuria umana. Il Presidente Chiodi andrà a Washington nei prossimi giorni, per l’anniversario della National Italian American Foundation, la Fondazione degli Italo- americani che si occupa di iniziative umanitarie. E chissà che il Governatore dell’Abruzzo non possa restituire la visita di Obama direttamente in Casa Bianca. D’altra parte le immagini del Nobel per le vie de L’Aquila, con gli altri Capi di Stato e di Governo, tra cui naturalmente, Berlusconi, nel Luglio scorso, l’incontro col Sindaco e il Presidente della Provincia, Cialente e Pezzopane ed altre autorità sotto lo sguardo dell’obiettivo delle telecamere di ogni dove, non possano indurre Obama a verificare lo stato dell’arte, è il caso di dirlo, a L’Aquila, direttamente dalla viva voce di Chiodi. Una speranza, per gli Aquilani e gli Abruzzesi colpiti dal terremoto, il Nobel per Obama, amico, da oggi ancor di più, del popolo abruzzese, con una parola impegnativa e grandiosa, Pace, tradotta (si spera) in tutte le lingue del mondo. Soprattutto qui, ai piedi del Gran Sasso, nella città di Celestino.

di Antonella Micolitti - Foto Fabio Sciarra Ufficio Stampa Consiglio Regionale dell'Abruzzo

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