Chiusura del Palazzo dello Studente, Febbo e Vitale: “Fare luce e sullo stato della struttura"

19 Aprile 2017   10:54  

Dopo la chiusura di marzo scorso e l’interdizione dei relativi terrazzi (conosciuti come le mattonelle rosse e belvedere Sergio Ramelli) di Chieti intervengono il Presidente di Vigilanza del Consiglio regionale Mauro Febbo (Forza Italia) e il Consigliere comunale e provinciale Emiliano Vitale (Forza Italia) presentando due interrogazioni al Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e al Sindaco di Chieti Umberto Di Primio.

“In data 11 marzo 2017 – spiega Febbo - il Dipartimento risorse e organizzazione e servizio gestione e patrimonio immobiliare della Regione Abruzzo ha inviato, con protocollo RA0065077/17, agli uffici competenti del Comune di Chieti, una comunicazione concernente la verifica della vulnerabilità sismica dell’edificio sede dell’APC, conosciuta storicamente come Palazzo dello Studente.

Nella missiva si fa riferimento a una verifica di vulnerabilità effettuata da un tecnico incaricato che ha depositato, presso gli uffici competenti regionali, una relazione dello stato di fatto strutturale e in particolare sulla sicurezza statica e sismica della struttura. 

Tale struttura di epoca fascista e composta di 5 blocchi edificatori due dei quali già chiusi e dismessi da tempo.” “Considerato che quella struttura conteneva l’ultima biblioteca del centro cittadino che oltre alla sua funzione didattica e sociale ricopre da sempre, grazie il suo terrazzo, le famose mattonelle rosse, il ruolo di punto di aggregazione e di ritrovo per la città di Chieti, rappresentando un patrimonio che deve essere al più presto riattivato.

Ho depositato un’interrogazione urgente al Presidente D’Alfonso – continua Febbo - per sapere quali sono gli elementi documentali, tecnici e di analisi, della relazione da cui scaturisce la presumibile vulnerabilità sismica e la conseguente chiusura , quali sono le intenzioni in termini temporali, economici e di destinazione dei locali non solo per tre corpi recentemente interdetti ma anche per gli altri due, chiusi già da tempo. Se esiste uno stanziamento per la riqualificazione già previsto e, se si, a quanto ammonta; se si vuole questo ripristinare il servizio bibliotecario regionale; infine qual è il crono programma definitivo per la riapertura di tutto questo storico complesso”.

A questa iniziativa si aggiunge anche quella del consigliere comunale e provinciale di Chieti, Emiliano Vitale, che con un’altra interrogazione indirizzata al Sindaco, puntualizza e rilancia con altre ipotesi di utilizzo: “La mia interrogazione vuole essere da sprone e con finalità propositiva, considerato che dopo il crollo della biblioteca De Meis del 2005 che è ancora localizzata all’esterno del centro storico presso privati, questa struttura penta volumetrica potrebbe, qualora riqualificata in congruo tempo, non solo riacquisire la funzione di biblioteca ma essere riconvertita anche per attività che mancano al centro storico cittadino.

Troppi i primi servizi amministrativi dismessi nella città di Chieti – aggiunge ancora Vitale - da parte di questo Governo regionale, che dopo i trasferimenti di diversi uffici provinciali di competenza, ora regionali, si potrebbe restituire alla città di Chieti parte della sua storica e funzione amministrativa e culturale, riaprendo anche i due corpi storicamente chiusi, preventivamente ristrutturati.  

Tale edificato fascista, di proprietà regionale, in una eventuale progettazione di riqualificazione di alcuni ambienti, in totale 5 corpi, potrebbe essere riconvertito in sala congressi o destinato ad attività culturali e/o associative, o ancor meglio potrebbe divenire sede di un Assessorato regionale come quello della Cultura  o del Turismo. Spero – conclude il Consigliere teatino - che non solo la Regione si affretti ad intervenire su tutta la struttura, ma magari, coinvolga il Comune per meglio scegliere le futura destinazione”.


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