Chiusura invernale funivia del Gran Sasso. Le ragioni del no

11 Agosto 2010   14:21  

'' L'annunciata chiusura della funivia per le festività natalizie 2010-2011 costituisce un danno grave per i bilanci delle imprese turistiche del Gran Sasso Aquilano che, come tutte le imprese turistiche di montagna, contano sul lavoro di questo periodo per garantirsi la sopravvivenza per tutta la stagione invernale. E' risaputo infatti ovunque e da chiunque capisca qualcosa di economia di montagna che quello che si produce in quei giorni non è paragonabile a quanto si produce nel periodo successivo. Basta chiedere, ed è facile, agli operatori di Campo Felice e di Ovindoli.

A questo si aggiunga il grave danno di immagine che si sta perpetrando nei confronti di clienti nuovi ed abituali del Gran Sasso Aquilano e la già avvenuta fuga di tour operator e agenzie di viaggi che avevano programmato pacchetti turistici per la stagione 2010-2011, cosa che non potrà certo interessare il Presidente del CTGS che cesserà dalla carica esattamente tra 15 giorni!

E' ormai un anno che la nostra associazione ha posto via via i problemi che si andavano addensando all'orizzonte come nuvole minacciose. E tanto tuonò che piovve! Non è mai stato dato seguito alle richieste di incontro avanzate dalla Gransasso360, ne mai vi fù risposta da alcun politico, tanto di maggioranza che di opposizione, alle circostanziate istanze e agli accorati allarmi lanciati.

Gli articoli di stampa e le richieste formali sono lì a testimoniarlo e possono essere facilmente consultate da chiunque sul sito www.gransasso360.com.

E' un fatto che dopo due estati consecutive di chiusura (fatto già critico) si aggiunge il fermo per il clou della stagione invernale. Sarà veramente difficile recuperare questo gap anche per il fatto che nel 2011 ci si presenterà sul mercato ancora una volta con impianti obsoleti anzichè con una stazione degna di tale nomeed in grado di competere sul mercato..

Questa situazione poteva avere un senso solo se si fosse dato seguito al progetto di rinnovamento e sviluppo, che è stato nelle mani del comune per sei mesi prima della reiezione (di cui si è in attesa della motivazione), mentre si prometteva alla città e agli operatori in ogni occasione, che sarebbe stato adottato. Un piano che avrebbe riportato, dopo 50 anni, la nostra montagna al top della offerta turistica montana italiana e creato centinaia di nuovi posti di lavoro STABILI !

Ora posto che non si può pensare che questa classe dirigente sia demente, le domande da porsi sono due:

1.  Come potranno gli operatori mandare avanti le proprie attività turistiche nel Gran Sasso Aquilano ?
2. A chi gioverà questa incredibile situazione ?

Ma, forse, non è più il caso di porsi interrogativi visto che rimangono nel vento.
Verranno sicuramente chiariti dalla magistratura competente.''

GRANSASSO360 Il Presidente - Avv. Gianluca Museo


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