Scrive Trirock, sulla sua pagina facebook, un ragazzo tra tanti, nella città post-sismica, che frequenta il centro commerciale L'Aquilone, uno dei pochi luoghi d'incontro per i giovani, tra nuovi quartieri, i mucchi di macerie, e le nuove c.h.i.e.s.e.
La vita di un ragazzo all'Aquilone si svolge il sabato pomeriggio:
Si cammina per un'ora, girando in tondo.
Se si riesce si gioca un po' al biliardino.
In seguito si prendono 5 crepes.
Poi due gelati, si cerca di comprare birra o sigarette.
Si passeggia per un'altra mezz'ora.
Si entra nel supermercato le clerc.
Si acquista cocacola, pepsi, red bull, patatine, acqua frizzante e gomme o caramelle.
Si toccano un po' gli strumenti che sono in esposizione.
Si esce.
Vai a farti una bella passeggiata sotto, nei garage.
Cammini per un'ora e mezza, vai a foot locker.
In seguito a media world e ancora avanti a mister gadget.
Cammini per un'altra mezz'ora.
Ti fermi a farti massaggiare dalle poltrone massaggianti.
Esci dall'Aquilone.
Vai a dechatlon, provi uno di quei monopattini fichi a 4 ruote finchè le guardie non ti rincorrono.
Acquisti una palla scrausa.
Esci da dechatlon. Vai a fare l'idiota sopra i carrelli.
Poi attraversi il ponte per arrivare al bar cin-cin.
Compri un tramezzino, caramelle, coca-cola e spendi tutti i tuoi soldi.
Infine prendi un autobus che ti riporta a c.a.s.e..