Ci si vede all'Aquilone bello mè

21 Aprile 2010   11:13  

Scrive Trirock, sulla sua pagina facebook, un ragazzo tra tanti, nella città post-sismica, che frequenta il centro commerciale L'Aquilone, uno dei pochi luoghi d'incontro per i giovani, tra nuovi quartieri, i mucchi di macerie, e le nuove c.h.i.e.s.e.


La vita di un ragazzo all'Aquilone si svolge il sabato pomeriggio:

Si cammina per un'ora, girando in tondo.

Se si riesce si gioca un po' al biliardino.

In seguito si prendono 5 crepes.

Poi due gelati, si cerca di comprare birra o sigarette.

Si passeggia per un'altra mezz'ora.

Si entra nel supermercato le clerc.

Si acquista cocacola, pepsi, red bull, patatine, acqua frizzante e gomme o caramelle.

Si toccano un po' gli strumenti che sono in esposizione.

Si esce.

Vai a farti una bella passeggiata sotto, nei garage.

Cammini per un'ora e mezza, vai a foot locker.

In seguito a media world e ancora avanti a mister gadget.

Cammini per un'altra mezz'ora.

Ti fermi a farti massaggiare dalle poltrone massaggianti.

Esci dall'Aquilone.

Vai a dechatlon, provi uno di quei monopattini fichi a 4 ruote finchè le guardie non ti rincorrono.

Acquisti una palla scrausa.

Esci da dechatlon. Vai a fare l'idiota sopra i carrelli.

Poi attraversi il ponte per arrivare al bar cin-cin.

Compri un tramezzino, caramelle, coca-cola e spendi tutti i tuoi soldi.

Infine prendi un autobus che ti riporta a c.a.s.e..

 


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