Cialente: "Vorrei che gli aquilani fossero più solidali fra loro, basta polemiche fra terremotati"

Il sindaco su facebook richiama alla sussidiarietà

22 Novembre 2012   08:09  

Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente interviene ieri sera in una conversazione tra cittadini su Facebook richiamando ad una più ampia collaborazione e comprensione fra terremotati.

Purtroppo per il sindaco questi battibecchi creati da tensioni comuni di chi non riceve il CAS, chi non riesce a iniziare i lavori della propria casa, chi è "costretto" al Concorsone, chi ha perso il lavoro e chi non riesce più a lavorare in città non fanno che acuire lo sgretolamento del tessuto sociale e solidale della città.

"Non ci danno i soldi perchè sembriamo piagnoni", questo il pensiero di Cialente che richiama ad una comunanza reciproca ed un'unione come per i primi due anni di emergenza. 

La nota del sindaco:

Scusate lo sfogo, ma che discussione è questa. Ma può essere che in questa città ci siano così tanti veleni, rancori, luoghi comuni? Anziché essere tutti uniti, pensando soprattutto a chi in questo momento soffre di più, e c'è ne sono migliaia, si sputano sentenze e si insultano aquilani terremotati, ed insultano altri aquilani.
Ma dove pensate di andare su questa strada, fatta di divisione anziché unità e reale solidarietà?

Se siamo noi i primi a far passare l'immagine di un "trusciare" degli aquilani, come pensate che io poi possa difendere i vostri intessi? Oggi ci si scaglia contro il Cas, ieri contro chi sta nel progetto case e non paga affitto e bollette, poi a chi è' stato negli alberghi o nelle tende. Quando leggo queste cose, troppe volte, mi cadono le braccia. Come posso guidare una comunità come questa?

Sapeste quante volte mi sono sentito dire che gli aquilani ci marciano, che hanno avuto troppo, che non meritano più niente. È poi vi stupite che l'Emilia prende 12 miliardi e per noi è' più difficile? Vi posso giustificare solo perché forse, dico forse, non conoscete come stanno le cose, le diverse casistiche, i problemi ed i drammi che stanno dietro o dentro le caselle nelle quali ciascuno di noi è' stato inserito.

Il Cas lo sta prendendo chi lo deve prendere. Il comune ha riportato tutto in ordine. Il Cas e' nato perché non hanno fatto case, Map o containers per tutti. Case libere non ci sono. Basta con queste favole. Basta di farci male. Tra l'altro sono pochi coloro che in questo momento non hanno problemi comunque, a vario titolo, riconducibili al sisma. Stiamo uniti. Non scaricate le vostre frustrazioni l'uno contro l'altro. Così non si va da nessuna parte.

Sto lavorando per pagare ottobre e novembre prima di Natale. Ottobre sta portando via tempo perché stiamo caricando i dati del censimento e perché il governo ci ha chiesto di verificare chi era residente in alloggio classificato B o C che come è noto ha perso il diritto al Cas. A questo proposito, per quelli che sputano veleno: sapete che vi incappano dei nostri concittadini la cui unica colpa e di essere residenti ATER.

A voi non frega, magari sarete anche contenti, io mi preoccupò anche di loro, perché per loro si spalanca un dramma, visto che tra l'altro non sono famiglie che navigano nell'oro. Sapete cosa vorrei? Che a turno, tutti i miei concittadini passassero un giorno, solo un giorno, accanto a me, in ufficio. Quante cose capireste, e forse vedreste quanta sofferenza mi sommerge ogni giorno, quanti volti ormai disperati.

 

Uno degli interventi della discussione:

L’Aquila Vive Luce …considerazioni e riflessioni sul CAS anzi chiamiamolo come dovrebbe essere chiamato, CONTRIBUTO DI AUTONOMA, ripeto, AUTONOMA, SISTEMAZIONE, cosi forse è chiaro anche per chi ha difficoltà a comprendere e capire la lingua italiana……tornando al punto…il CAS fu istituito con DPCM, nei mesi immediatamente successivi al sisma del 6 aprile 2009 ed era una forma di assistenza per quei cittadini che erano stati colpiti dal sisma e che non avevano usufruito di nessuna altra forma di assistenza, per capirci alberghi sulla costa o campi in città, i quali avrebbero provveduto AUTONOMAMENTE a trovare una sistemazione, e che avevano la residenza nei comuni del cratere alla data del 6 aprile.

Inizialmente il contributo era di euro 100 a persona con alcune integrazioni per chi aveva determinati requisiti; per poter usufrire del cas, non era necessario pagare un affitto, ne risiedere in città o in provincia: bastava soltanto non usufruire di altre forme di assistenza.

Lo stato spendeva per pagare il cas ai cittadini 6 euro al giorno, rispetto ai 30-35 di chi era alloggiato nelle tendopoli ed ai 70-75 rispetto a chi aveva scelto l’albergo. Quando fu fatto il primo censimento delle esigenze abitative della popolazione nell’agosto 2009, il cas fu raddoppiato e gli fu data ampia visibilità su mezzi di informazione per invogliare gran parte dei cittadini a scegliere questa forma di assistenza, anche da parte dei politici locali, ben sapendo che gli alloggi del progetto case non sarebbero stati sufficienti per coprire l’intero fabbisogno.

Sul censimento non era scritto a nessuna parte che per poter usufruire del cas era necessario pagare un affitto, ne che bisognava risiedere in città ed in provincia; inoltre non era scritto da nessuna parte che il cas era una forma di assistenza a termine; venivano date ampie rassicurazioni ai cittadini, da parte dei nostri governanti che le risorse per tale contributo sarebbero state trovate anno per anno, altrimenti credo che molti cittadini si sarebbero orientati verso altre soluzioni. Ricordo che in molise il cas è stato pagato fino al 31 dicembre dello scorso anno, quindi a distanza di 10 anni dal sisma.

Inoltre rispetto a chi è riuscito ad avere un alloggio del progetto case, chi ha usufruito del cas, oltre a pagare l’affitto, come nel mio caso me credo quello di molti altri aquilani, ha provveduto a pagare a sue spese, gas, luce acqua e addirittura l’allaccio dei contatori di queste utenze, cosa che non è avvenuta per chi alloggia nel progetto case, e a me nessuno ha rimborsato queste spese.

Ora, capisco che per chi ha avuto la fortuna di non aver subito gravi danni alla propria abitazione e vi è potuto rientrare subito, le nostre lamentele sono fastidiose, ma farci passare per accattoni e elemosinari chi protesta per ricevere quanto gli altri mi sembra assurdo: chi ha scelto il cas è davvero stato trattato come un terremotato di serie B.

E i casi di furbizia e vigliaccheria che si sono verificati da parte di chi usufruiva del cas pur non avendone diritto, non possono e non devono in alcun modo penalizzare la tanta gente onesta che ne ha assolutamente diritto… CON QUESTO...KIUDO...BUONA NOTTE!!



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