"I gesti commoventi che ha compiuto
nel corso di questa giornata, incontrando gli aquilani di Onna,
uno dei centri piu' colpiti dal sisma, pregando davanti alla
casa dove tanti giovani studenti hanno purtroppo perso la vita,
donando il suo prezioso pallio al papa santo Celestino V,
resteranno impressi per sempre negli occhi e nella memoria
degli abitanti di capoluogo d'Abruzzo e di tutti gli
abruzzesi". Lo ha detto il sindaco dell'Aquila, Massimo
Cialente, incontrando Benedetto XVI in visita all'Aquila e
nella zona terremotata.
"Ci sarebbe tanto piaciuto - ha aggiunto Cialente -
accoglierla nelle celebrazioni del giubileo aquilano, il 28
agosto. Avremmo tanto desiderato farle trovare una citta'
vestita a festa in quel giorno, in occasione dell'apertura
della porta santa della basilica di Santa Maria di Collemaggio.
Sarebbe stato per noi un evento irripetibile, fonte di una
gioia irrefrenabile, poterla abbracciare nei giorni piu' belli
e dolci dell'anno all'Aquila. Era il sogno di tutti gli
aquilani ed anche mio. Invece - ha detto ancora il sindaco
dell'Aquila - l'accogliamo con quel poco che c'e' rimasto. Con
le lacrime di chi ha perso i propri affetti. Con le macerie di
una citta' e di un territorio che ha subito una profonda
ferita, ma che non si e' spezzata e non si spezzera' mai. Ma la
accogliamo anche con la nostra voglia di reagire. Con la nostra
caparbieta' di abruzzesi. Con la nostra ferma intenzione di
ricostruire la regina degli Appennini". (AGI)