"Cialente consenta l'ingresso in Consiglio di Massimo Prosperococco"

25 Maggio 2012   12:35  

"Come scriveva ai figli Ché Guevara: 'Soprattutto, nel più profondo di voi stessi, siate capaci di sentire ogni ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo. È la più bella qualità di un rivoluzionario', ora chiamatemi pure idealista, comunista, anarchico, pazzo, visionario ma io non sopporto le ingiustizie!

Leggendo i giornali ho notato che il Sel aquilano vorrebbe Betty Leone come assessore alle politiche sociali, anche se nella sua lista ha preso meno voti di altri e sia chiaro che non ho nulla contro di lei.

A rigor di logica democratica l'assessorato dovrebbe toccare a Giustino Masciocco e il posto di consigliere al secondo più votato in lista.

Come elettore del Sel ho votato un candidato diversabile dalla signora Betty Leone che ha preso più voti di lei e questo mi fa pensare che alla fine, se vince chi prende meno voti, è inutile andare a votare e che, invece di prendere la mia sedia a rotelle, farla caricare in macchina, prendere freddo e andare al seggio, sarei potuto rimanere comodamente a casa".

Lo dice Luca Fracassi, presidente Uildm dell'Aquila.

"Il Sel, il Pd e Nichi Vendola si vantano spesso di essere moralmente superiori a Pdl, Lega, ma questo dimostra che non è assolutamente così e anche loro se ne fregano del volere degli elettori.

Credevo che il Sel fosse diverso e che avrebbe lottato per cambiare le cose ma evidentemente mi sbagliavo, ora diranno che vorrebbero Betty Leone per le quote rosa ma resta il fatto che ha preso meno voti e il disabile resterà fregato, un disabile ha forse meno diritti?

L'Art. 3 della Costituzione non recita forse che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali? E che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese?

Qui non è una battaglia per il potere ma una vera guerra di principi, le donne saranno anche emarginate dalla politica e dalla società civile ma questo non gli da il diritto di cambiare le regole democratiche in corsa a scapito di chi è ancora più emarginato e che prende pure più voti.

Io - continua Fracassi - non voglio le quote bianche per i disabili, perché non siamo e non vogliamo essere diversi e in politica dovrebbero contare le idee e il cervello non il fatto di essere uomo, donna, omosessuale o il fatto di poter camminare o no.

Chiedo al signor Nichi Vendola, che sicuramente avrà provato cosa voglia dire essere emarginati e denigrati per la propria condizione fisica e/o sociale, di non permettere questo giochetto che non è reato, ma moralmente deprecabile e soprattutto profondamente ingiusto.

Chiedo al sindaco Massimo Cialente di far entrare in consiglio anche un disabile o se volesse far vedere di essere intenzionato a cambiare veramente le cose di mettere un disabile come assessore alle politiche sociali, che tra le altre cose, gli farebbe comodo per ricostruire una città adatta anche ai disabili, non come prima il terremoto quando, come disabile, non potevo neanche entrare nei locali pubblici come tutti gli altri ragazzi disintegrando di fatto la mia vita sociale.

E da oggi in poi scordatevi il mio voto che tanto noi disabili vi facciamo comodo solo per qualche voto in più!".

 


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