Ciampi insignito della cittadinanza onoraria dal sindaco di Rocca di

08 Settembre 2006   21:18  
"Ho imparato dai cittadini di Rocca di Mezzo la più grande qualità dei cittadini abruzzesi, il calore, dono e dote di umanità". Così Carlo Azeglio Ciampi ha ringraziato la cittadinanza di Rocca di Mezzo, che nel pomeriggio di oggi gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Il presidente emerito della Repubblica è arrivato nel municipio di Rocca di Mezzo alle ore 16 in punto, accompagnato dalla consorte Franca. Ad accoglierlo Gianni Letta, ex sottosegretario alla presidenza del consiglio e molti suoi "concittadini", che lo hanno acclamato ed applaudito lungamente ed affettuosamente. La cerimonia, alla presenza del presidente della regione Abruzzo Ottaviano del Turco, della presidente della provincia dell´Aquila Stefania Pezzopane, del sottosegretario di stato alle politiche giovanili Giovanni Lolli ed altri rappresentanti del Parlamento e del Governo, è iniziata con un lungo discorso del sindaco di Rocca di Mezzo, Emilio Nusca, che ha più volte sottolineato l´amore dimostrato da Ciampi verso Rocca di Mezzo, dove il presidente ha spesso soggiornato con la moglie Franca e la figlia Gabriella da turista, spogliandosi del ruolo istituzionale, per trascorrere momenti di riposo e serenità. Il neo cittadino onorario ha ringraziato commosso ed ha ricordato di avere a cuore Rocca di Mezzo e di sentirsi a casa in un luogo, dove 35 anni fa, decise di comprare un appartamento in un residence, spinto dalle richieste della figlia che voleva imparare a sciare proprio sull´Altopiano delle Rocche. Ciampi, infatti, tra le oltre 50 proposte di ricevere la cittadinanza onoraria arrivate da tutta Italia al termine del suo mandato, ha scelto proprio quella di Rocca di Mezzo, come testimonianza di affetto. A conclusione del suo discorso ha sottolineato che le piste da sci tanto amate dalla figlia, costituiscono un tesoro prezioso per la nostra regione e devono essere valorizzate per dare un ulteriore impulso all´Abruzzo. E a chi ha posto alla sua attenzione la coincidenza della sua presenza in Abruzzo tra l´otto settembre di oggi e quello del 1943, giorno non di fine, ma di risposta della patria, Ciampi ha detto: "Sono convinto che si è trattato di un risveglio. Il risveglio degli italiani. Credo che un pò la volta l´Italia se ne sia convinta. Da quel giorno, superata la crisi, siamo poi vissuti svegliandoci la mattina sicuri che alla sera avremmo fatto un passo avanti. L´otto settembre è stato un risveglio delle nostre coscienze, un giorno in cui abbiamo domandato a noi stessi chi eravamo per sapere che cosa dovevamo fare." Riferendosi all´Italia di oggi ha, invece, affermato: "Ci vuole fiducia e capacità di operare, convinti che si deve e si può procedere. Dobbiamo essere in Europa, l´avanguardia dell´Europa, sia per quanto riguarda il suo completamento e la sua costruzione, sia per quanto riguarda lo sviluppo economico dei nostri paesi. L´Italia ha grandi possibilità". Ciampi ha poi preso parte alla VI edizione dell´assemblea sui piccoli comuni dove ha dato risposte concrete alle tante richieste di istanza che, nel corso del suo settennato, ha avuto modo di raccogliere proprio dai piccoli comuni. Patrizia Santangelo

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