Cinque nuovi ospedali in project financing? Il no dell'oppsizione

Cronache dall'Emiciclo

18 Ottobre 2011   16:07  

Il consigliere dell'Idv Carlo Costantini mette sotto accusa la decisione di Chiodi di voler costruire cinque nuovi ospedali, con la modalità del project financing, utilizzando i 200 milioni di euro dei fondi ex art. 20 L 67/88.

"Oggi - spiega Costantini - in Consiglio Regionale, Chiodi ha chiesto ed ottenuto dalla sua maggioranza di bocciare una mozione che avevo presentato e che testualmente lo avrebbe impegnato: - a produrre al Consiglio Regionale, per una gestione responsabile, concreta, corretta ed efficace delle risorse pubbliche disponibili, una dettagliata relazione economico-finanziaria e funzionale concernente il progetto per l'utilizzo dei fondi ex art. 20, L. 67/88 (edilizia ospedaliera); - a sottoporre alla discussione ed al voto del Consiglio Regionale, in ogni caso prima della sottoscrizione con il Ministro della Salute, l'ipotesi di accordo di progamma relativo all'utilizzo dei fondi ex art. 20, L. 67/88.

In buona sostanza, tutti gli atti relativi ai nuovi ospedali sono stati 'secretati', perche' impedire persino al Consiglio Regionale di conoscerne i contenuti vuol dire impedire a tutta comunita' abruzzese di sapere. Di sapere come saranno spesi i loro soldi, ma anche come sara' riorganizzata l'assistenza ospedaliera sul territorio regionale".

SINTESI DELLA MOZIONE

Secondo il piano operativo sanitario l'Abruzzo presentava un'eccedenza di 840 posti letto. 120 sono stati sottratti ai privati, 170 sono stati eliminati con la chiusura di cinque ospedali. Restano da tagliare 500 posti letto. In linea di principio dunque negli ospedali esistenti ci sarebbe tutto lo spazio per i posti letto residui.

E invece il Commissario Chiodi vorrebbe utilizzare i 200 milioni di euro dei fondi ex art. 20 L 67/88 per costruire cinque nuovi ospedali a Vasto, Lanciano, Sulmona, Avezzano e Giulianova.

Un obiettivo assolutamente antieconomico – si spiega nella mozione - perchè intanto sono già stati spesi soldi per ammodernare quelli vecchi, e poi perché il costo complessivo per i nuovi ospedali sarebbe di bel 400 milioni di euro, il doppio dei fondi disponibili.

I vecchi ospedali come quello di Sulmona sarebbe messo sul mercato trasformato in appartamenti, negozi e uffici. I sindaci interessati già stanno facendo le variazioni urbanistiche necessarie, ma l'operazione – si legge nella mozione - porterà alle casse delle Asl poche decine di milioni di euro.

E dove si trovano gli altri fondi? Semplice, con il meccanismo del project financing: cioè i privati metteranno i soldi mancanti e il loro investimento sarà recuperato attraverso la gestione dei nuovi ospedali. Facendo business con le forniture e i servizi, ma anche

Ma si denuncia nella mozione: questo di fatto significa privatizzare gli ospedali pubblici, e esperienze analoghe sono fallite miseramente e hanno indebitato le casse pubbliche.


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