"Cinquemila euro al mese non mi bastano" le lamentele di un deputato spagnolo

28 Agosto 2012   10:32  

Quando la crisi attanaglia, davvero i più improbabili cadono nella sua rete.

Imprenditori che si trovano per strada, precari sempre più precari, persone con il mito del posto fisso che tornano a guardarsi introno per un posto di lavoro nuovo.

Tutti stringono i denti, qualcuno si organizza e scende per le strade a protestare. Perché non si può vivere senza lavoro, o con un lavoro a 400 euro.

C'è anche chi non riesce a farcela con oltre 5.100 euro al mese!!

A dichiararlo dalle pagine del giornale locale  La Voz de Galicia è il deputato spagnolo Guillermo Collarte un parlamentare del conservatore Partido popular, consigliere regionale in Galizia, che per le sue dichiarazioni noncuranti ha scatenato la bufera.

Le sue affermazioni arrivano in un paese con 5,7 milioni di disoccupati.

Collarte al giornale locale aveva dichiarato "Con i 416 euro che percepisco come consigliere, che non bastano per nulla; i 4.200 euro netti che più o meno guadagno come deputato e i 290 che mi versano come funzionario della Giunta galiziana, percepisco in totale 5.100 euro e me la passo davvero male".

Scatenata la polemica dei lettori, e la furia dei dirigenti locali e nazionali del partito, in poche ore il deputato è diventato bersaglio dell’irritazione e dello sdegno nei blog dei quotidiani e nelle reti sociali.

 “Guadagnavo 12.000 euro al mese e la mia famiglia ha dovuto adattarsi alla nuova situazione economica. Pago due mutui molto cari per due case di proprietà e i miei figli quest’anno non sono potuti andare in Inghilterra per i corsi di lingua”.

Il fatto sorprendete è che Collarte oltre a fare dichiarazioni fuori misura non capisce lo sdegno generato dalle sue affermazioni.

Il deputato ha chiesto scusa, più volte, “Chiedo scusa a chi si è sentito offeso, so perfettamente che ci sono persone che con 400 euro al mese o anche meno la stanno veramente passando male”, buttando alcool sul fuoco!

“Che ne dite se organizziamo una colletta generale per aiutare questo pover’uomo?”. “Sinverguenza!”, “Dimission!”, sono solo alcuni dei commenti più ripetuti su Twitter. 

 “Vengo da Ourense a Madrid tutte le settimane – si lamentava nell’intervista al quotidiano galiziano – ed è vero che ci pagano i biglietti e che nella Capitale vivo a casa di mia madre, però ceno fuori e la benzina la pago io. Riconosco di essere un privilegiato, ma venendo dal livello di entrate che avevo, è una batosta enorme”, concludeva.

 

 


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