Circo Bellucci in Siria ancora numerosi problemi

Appello dell'impresario alla Farnesina

15 Febbraio 2011   17:14  

Da diciotto giorni senza lavorare, impossibilitati a rientrare in Italia e alle prese con una vicenda paradossale in Siria. La situazione degli artisti abruzzesi del circo 'Embell Riva', di proprieta' di Roberto Bellucci, si fa di giorno in giorno sempre piu' difficile. Il circo si trova a Ebdel, in Siria, 300 km a nord di Damasco, impossibilitato a lavorare per le conseguenze di una truffa di un impresario egiziano che ha 'venduto' il circo, senza averne titolo, in mani siriane.
"Chiediamo con forza alla Farnesina e all'ambasciatore in Siria di sbloccare la situazione - dice Bellucci - il circo e' stato messo sotto sequestro dal tribunale di Aleppo per la truffa di un impresario egiziano che ora non si sa dove sia, forse in Libano. Non potendo andare avanti con gli spettacoli non abbiamo le risorse economiche per sostenerci. L'ambasciatore italiano in Siria incontri al piu' presto il ministro del Turismo siriano per parlare della nostra vicenda: abbiamo una foto del giorno in cui siamo stati ricevuti in pompa magna dal ministro del Turismo che manderemo agli organi di stampa". E' stato proprio il ministero del Turismo siriano, stando a quanto si apprende da Roberto Bellucci, a invitare il circo abruzzese in Siria per una tournee che sarebbe dovuta andare avanti fino all'autunno prossimo. "Non sappiamo cosa fare - aggiunge Bellucci, proprietario anche di uno zoo safari nel comune di Rocca San Giovanni (Ch) - non possiamo ripartire per l'Italia senza il nostro circo, senza i nostri animali. Chiediamo aiuto al ministro degli Esteri che gia' in un'occasione e' stato determinante per le sorti della nostra famiglia, in occasione della rivolta scoppiata in Tunisia".


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