Circo Bellucci ora è bloccato in Siria, appello alla Farnesina

08 Febbraio 2011   12:52  

"La Farnesina ci aiuti a risolvere questa incredibile situazione: vogliamo tornare in Italia, la situazione qui va peggiorando di giorno in giorno, domenica abbiamo subito il terzo sequestro del circo". E' quanto dichiara Roberto Bellucci, patron del circo abruzzese 'Embell Riva' bloccato in Siria ormai da 15 giorni per la truffa perpetrata da un impresario egiziano che ha 'venduto' il circo in mani siriane per poi fuggire in Libano. "Domenica abbiamo subito il terzo sequestro del circo: in Siria la domenica e' il primo giorno feriale della settimana, sono venuti un ufficiale giudiziario e 4 poliziotti con l'avvocato dell'egiziano per prendere gli estremi dei mezzi, delle attrezzature e procedere al sequestro. Noi non abbiamo firmato niente - dice all'Agi Bellucci - erano tutti documenti in arabo: l'avvocato ci ha consigliato di andare via da Homs, siamo scappati alle 7 del mattino per andare a Edleb, 300 km da Damasco".
Del caso si sta occupando il consolato italiano in contatto costante con l'ambasciatore italiano in Siria; nei prossimi giorni l'ambasciatore avrebbe in programma un incontro al ministero del Turismo siriano per tentare di sbloccare la situazione. "Non sappiamo cosa fare: abbiamo speso tutto quello che abbiamo guadagnato con gli spettacoli per pagare i debiti lasciati ovunque dall'egiziano. Siamo fermi da 15 giorni con gli spettacoli per via dei sequestri - aggiunge Bellucci - chiediamo aiuto alla Farnesina perche' questa situazione si sta facendo insopportabile, il circo e' la nostra vita, vale oltre un milione di euro, e di certo non ripartiamo senza". La carovana del circo Bellucci, che si compone per meta' di artisti abruzzesi, si trova in Siria invitata dal ministro del Turismo per una tournee' che sarebbe dovuta andare avanti fino al prossimo autunno.


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