Cittadinanza onorari di Ortona a Robert Fowler, ambasciatore del Can

01 Agosto 2006   11:48  
L’ambasciatore del Canada Robert Fowler è stato insignito stamane a Ortona (Ch) della cittadinanza onoraria dal sindaco Nicola Fratino, con una suggestiva cerimonia in Piazza Plebiscito. Fratino ha ricordato nel suo discorso il vincolo di amicizia che lega la città di Ortona con il Canada e come questo vincolo sia stato alimentato negli ultimi sei anni dalla presenza dell’ambasciatore Fowler, come si legge nella motivazione ufficiale della cittadinanza onoraria: "Per aver incrementato, negli anni, il legame tra il popolo canadese e la città di Ortona, uniti dal tragico ricordo della battaglia del 1943, e per aver manifestato con la presenza costante il sentimento di amicizia suo personale e del Canada nei confronti di tutti gli ortonesi. L´alto senso di attaccamento ai valori della pace e della solidarietà, condivisi dai cittadini di Ortona, sono il segno di distinzione di un uomo che oltre ad aver rappresentato con onore la propria nazione è stato un esempio per tutti". Fowler si è detto "commosso nel ricevere questo riconoscimento proprio nel momento in cui prendo commiato dall’Italia e da voi amici ortonesi. Ogni mia visita è stata accompagnata da manifestazioni di affetto che non posso e non voglio dimenticare. La concomitanza della cerimonia con la presenza nel centro di Ortona di un tank canadese aiuterà le giovani generazioni a ricordare che se oggi esse hanno la fortuna di vivere in pace e in una società libera, ciò si deve anche al sacrificio dei tanti giovani soldati canadesi (quasi seimila) che dall’Italia non fecero mai ritorno a casa". Il reduce della Battaglia di Ortona, Ted Griffith, che ha voluto personalmente accompagnare il carro armato nel suo lungo viaggio dall’Olanda, ha ricordato l’ingresso della divisione canadese in città nel dicembre del 㤳 supportata proprio dai carristi. Ted era uno di loro, e il sacrificio di tanti suoi compagni. Nell’occasione è stato anche presentato il progetto, realizzato dall’architetto Domenico Massari dello Studio associato Piccorossi, del monumento che ospiterà lo Sherman a ricordo della battaglia di Ortona. Grande enfasi sul sacrificio che la città di Ortona, vittima ignara, pagò alla battaglia del 1943 è stata data dal vicesindaco di Ortona, Remo Di Martino, che ha voluto anche sottolineare come la città abbia investito le proprie risorse per valorizzare un importante episodio della storia locale e come sia sempre pronta a tenere viva la memoria delle 1.314 vittime civili. La manifestazione si è conclusa con una preghiera letta da don Tarcisio Frezza, uno dei testimoni degli eventi bellici, in memoria di tutti i caduti.

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