Cittadini bloccano Fondovalle Sangro contro chiusura ospedale

25 Agosto 2010   16:58  

Circa 200 persone, tra sindaci e cittadini del Sangro-Aventino, hanno manifestato questa mattina lungo la Fondovalle Sangro per protestare contro la chiusura dell'ospedale di Casoli (Chieti) annunciata dalla Regione per la fine del mese, nell'ambito del piano di riordino del sistema sanitario abruzzese. I manifestanti si sono ritrovati in un'area di servizio e intorno alle 10 hanno forzato pacificamente il blocco di polizia e carabinieri per bloccare il traffico lungo la Fondovalle. La circolazione e' tornata alla normalita' dopo poco piu' di un quarto d'ora, ma sulla strada si erano gia' formate lunghe code di auto e mezzi pesanti diretti alla zona industriale di Atessa (Chieti). "Denunciamo il fatto - ha attaccato il sindaco di Casoli Sergio De Luca - che per questo territorio la Regione abbia adottato un criterio diverso e piu' penalizzante rispetto ad altre aree dell'Abruzzo. Penso ad esempio ad Atri (Teramo) e Sant'Omero (Teramo). Un atteggiamento che non ha alcuna giustificazione e che creera' enormi disagi alle popolazioni dei centri montani dell'entroterra".

MANAGER ASL: APERTI AL CONFRONTO

"Nessuna chiusura al dialogo con i sindacati sulla questione del trasferimento del personale assegnato agli ospedali di Casoli e Gissi, tant'e' che abbiamo fissato un incontro per lunedi' prossimo. I tempi strettissimi indicati dai provvedimenti contenuti nel programma operativo emanato dalla Regione non ci hanno permesso una convocazione piu' anticipata, perche' prima di avviare qualunque confronto era necessaria una ricognizione su attivita' da trasferire e figure professionali da ricollocare": Smorza ogni polemica il Direttore Generale della Asl n. 2 di Lanciano Vasto Chieti, Francesco Zavattaro, sulla questione del personale legata alla riconversione dei piccoli ospedali, rispetto alla quale non e' stata presa ancora nessuna decisione. "Prima di sederci a qualunque tavolo avevamo necessita' di avere un quadro chiaro della situazione che si sarebbe determinata con il nuovo assetto dato a Casoli e Gissi - aggiunge il manager - e per disegnare materia e spazio su cui confrontarci con i sindacati. Ora conosciamo il numero delle unita' liberate dal trasferimento delle attivita' di ricovero negli altri ospedali, e il relativo fabbisogno che generano laddove verranno ospitate: si tratta quindi di stabilire insieme procedure, regole e criteri per distribuire il personale, cercando di conciliare le esigenze personali dei dipendenti con le necessita' assistenziali dei diversi presidi. Sulla base di questi presupposti arriveremo, insieme ai sindacati, a definire i nuovi organici". In totale, le figure professionali da ricollocare sono 115 provenienti da Casoli (di cui 15 medici, 1 farmacista e 101 tra infermieri, tecnici e altre figure), e 141 da Gissi (27 medici e 114 del comparto). Non tutti saranno trasferiti, infatti una parte dovra' necessariamente "seguire" i servizi di appartenenza che saranno ubicati altrove, mentre altri resteranno nella stessa struttura cui appartengono per continuare a erogare le prestazioni previsti nella riconversione. Com'e' noto, gli ospedali di Gissi e Casoli dal prossimo primo settembre saranno trasformati in Presidi Territoriali di Assistenza, strutture aperte 24 ore su 24, che assicurano assistenza ambulatoriale di cardiologia, medicina, geriatria, chirurgia, fisio-kinesiterapia, day service medico, oltre a dialisi, distribuzione diretta dei farmaci, laboratorio analisi, diagnostica radiologica (tradizionale e Tac). Per le urgenze saranno presenti un'ambulanza e un'equipe del 118, oltre a un medico e un infermiere presenti giorno e notte per prestare un primo soccorso, e in caso di necessita' trasferire il paziente che ha bisogno di ricovero in un'altra struttura.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore