Clemente Russo, il pugile attore per Saviano sospeso dalla polizia

Galeotto fu il film tratto da un romanzo dell'autore di Gomorra

19 Aprile 2011   17:36  

L'amore per il cinema è costato caro a Clemente Russo, boxeur campione olimpico dei pesi massimi 2008 a Pechino, a cui le Fiamme Oro hanno tolto la divisa per i prossimi sei mesi. La colpa è di un film, "Tatanka", che si propone come la risposta italiana a "Toro scatenato", in uscita nelle sale il prossimo 6 maggio e che vede il pugile nel ruolo del protagonista.

Il provvedimento di sopensione, controfirmato dal capo della polizia Manganelli, è stato preso dopo aver visto alcune scene della pellicola, tratta dal romanzo "La bellezza e l'inferno" di Roberto Saviano, giudicate lesive dell'immagine del Corpo, che ne aveva chiesto la cancellazione in fase di produzione senza essere ascoltato.

L'atleta campano, inoltre, aveva concesso un'intervista al settimanale "Chi", corredata da alcune foto senza veli, non avendo richiesto alcuna autorizzazione preventiva. Di qui la sospensione: "Lui, come ogni poliziotto è tenuto al rispetto delle regole. Se non lo fa, da esempio positivo si trasforma in negativo.", ha spiegato il Dipartimento di pubblica sicurezza.

Le motivazioni portate da Russo a sua discolpa non hanno convinto la commissione disciplinare a ritirare il provvedimento disciplinare. Non ci voleva proprio questa sospensione, che rischia di privare la Federboxe di una delle sue punte di diamante per le Olimpiadi di Londra 2012.

La polizia è stata davvero poco clemente con il discolo Russo!

Francesco G. Balzano



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