ClerSud: la Fiom firma l'accordo "Dalla crisi si esce rafforzando i diritti dei lavoratori"
Dopo sette giorni di sciopero l'azienda ha assunto impegni
"L'accordo raggiunto con la direzione ClerSud spa dimostra ancora una volta che non bisogna cedere ai ricatti, cosi' come Fim e Uilm hanno fatto in Fiat". E' quanto dichiara il segretario provinciale della Fiom-Cgil Chieti, Davide Labbrozzi, in merito alla vertenza conclusasi "positivamente" dopo 7 giorni di sciopero dei circa 80 dipendenti dell'azienda che produce divani e sedili per conto di societa' di trasporto ferroviario.
"Dalla crisi si esce rafforzando i Diritti di coloro che lavorano e non indebolendo un quadro gia' precario - scrive in una nota Labbrozzi - la crisi che attanaglia le aziende e' innanzitutto economica, bisogna rafforzare chi in questo sistema permette all'economia di muoversi. Accettare i ricatti delle aziende che propongono la ricetta del taglio significa soffrire di miopia politica acuta. La Fiom continuera' a lottare cosi' com'e' accaduto in questi cento anni di storia affinche' si possano difendere concretamente la gente che lavora ed il Sistema dei Diritti".
Dopo sette giorni di sciopero ad oltranza, iniziato il 19 aprile scorso con presidio permanente dinanzi i cancelli dell'azienda, "e' stato fatto un notevole passo avanti" secondo il sindacalista Fiom. "L'azienda ha assunto questi impegni: nei prossimi mesi, saranno trasferite da Vicenza ulteriori lavorazioni che permetteranno al sito di Atessa di acquisire il mercato svizzero, operazione che consentira' ad Atessa di accrescere il fatturato di 2 milioni di euro, passando da 4,5 a 6,5 milioni. L'azienda ha inoltre ufficialmente ritirato la disdetta del contratto aziendale che quindi viene confermato e si impegna sin da ora a procedere, alla normale scadenza, verso un confronto costruttivo per rinnovare l'attuale contratto aziendale".
"Tutto quanto dovuto e non pagato - conclude Labbrozzi - nei mesi passati e' stato regolato in data 30 aprile 2012 dall'azienda, che si e' impegnata ad aprire un immediato confronto con il Sindacato per sviluppare un appropriato Piano Industriale che possa valorizzare le attuali e future produzioni".
