Collarmele, cenni storici e turistici

03 Luglio 2012   15:18  

 Collarmele a 835 m. s.l.m. è situato sul margine settentrionale del bacino del Fucino, vicino al luogo dell’antica Cerfennia citata da Livio per l’occupazione romana del 304 a. C. che fu confine tra Marsi e Peligni.
Nel 1806, a seguito della legge 8 Agosto che previde per i paesi con meno di mille abitanti l’aggregazione a un centro più grande, Collarmele fu aggregata a Pescina. Gli storici fanno derivare la moderna Collarmele dall’unione di più villaggi o casali: Colle, Armele, Cerfennia, Sambuco, Ceturo, Baullo, Oloreto, Canzano, Casale, Malliano.
Fu centro importante al tempo della guerra Italica o Marsa e nel medioevo come testimonia il patrimonio storico architettonico costituito da tracce di mura megalitiche, dai resti di ville romane, dalla torre Normanna che presenta esternamente un corpo cilindrico a duplice ordine con paramento in conci lapidei irregolari a filari orizzontali; nella parte alta si apre l’accesso, con mensole aggettanti, sormontato dallo stemma dei Berardi, conti di Celano già nel sec. IX.
La torre è a pianta ottagonale nella parte superiore mentre ipotizzabile la presenza di una cisterna con stemma dei conti di Celano.
La cinquecentesca chiesa di S. Maria delle Grazie, con affreschi e mosaici, la quale fu costruita per volere della principessa Piccolomini, padrona della baronia di Pescina è a una sola navata, con grande volta a crociera, con nervature poggianti su colonnine.
Nella parete laterale si aprono delle piccole finestrelle.
L’altare è finemente lavorato in pietra e nel mezzo dell’architrave sono riprodotti degli stemmi, uno dei quali reca l’insegna dei Piccolomini, l’altro la scritta “Collis Armenis.”
Da vedere ancora la chiesa della Madonna delle Grazie, la chiesa di S. Felicita e la Torre circolare sita sulla sommità del colle.


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