"Colpa nostra", tutto l'Abruzzo è Paese

Speciale Cineramnia

26 Luglio 2010   09:42  

C'era il pubblico delle grandi occasioni, ieri sera, per la proiezione del documentario "Colpa nostra". Il regista Walter Nanni non ha potuto fare a meno di notare la calorosa accoglienza del pubblico teramano: "Tornare da queste parti, dopo dieci anni, è una grande emozione. Farlo per presentare questa bellissima opera, poi, è una sensazione indescrivibile. Un grazie di cuore a tutti voi.".

E' un documentario nato da un'idea di Giuseppe Caporale, giornalista de 'La Repubblica': "Molti l'hanno definita un'inchiesta giornalistica, ma noi volevamo fare una vera e propria operazione cinematografica da far vedere nelle scuole", ha spiegato l'autorevole firma abruzzese. "Il concetto che volevamo far capire agli abruzzesi, e più in generale agli italiani, è che finchè guarderemo questo genere di prodotto con gli occhi di chi si sente estraneo a certi vizi e dà sempre la colpa ad altri, faremo un errore madornale. Ognuno di noi deve cominciare a prendersi le proprie responsabilità.".

Gherardo Colombo, ex magistrato ora presidente della Garzanti, ha definito questo film "bellissimo e disperante". Mai parole furono più azzeccata. La regia di Nanni è praticamente perfetta, dotata di giusto ritmo capace di alternare la velocità di alcuni momenti, ad altri decisamente più lenti da dedicare alla riflessione. Gli spettatori, infatti, hanno avuto molto da pensare su quanto l'illegalità sia accettata come fatto naturale nel nostro Paese.

Alla fine della proiezione, Caporale ha spiegato com'è nato "Colpa nostra": "Scrivevo ormai da un anno e due mesi del terremoto dell'Aquila. In realtà io vengo dalla cronaca giudiziaria, e ho cominciato ad occuparmi del sisma quasi per caso. Conoscevo benissimo la storia dei processi abruzzesi sulla corruzione negli ultimi vent'anni, ed ho cominciato a pensare che i due drammi che hanno colpito  i nostri territori in questi 14 mesi fossero, in qualche modo correlati. Il mio sguardo su queste vicende, però, era stanco, logorato da un periodo lunghissimo di inchieste scottanti. Allora, ho portato tutto il materiale in mio possesso a Walter ed il suo pensiero fresco ed innovativo è stato determinante per la perfetta riuscita della pellicola.".

Il regista conferma: "Giuseppe si è presentato a casa mia con una pila enorme di documenti. Li ho dovuti leggere tutti in sei giorni e vedere le cose da un punto di vista completamente nuovo per me è stato illuminante. Il film serve proprio a far conoscere al pubblico una versione dei fatti che nessuno gli ha mai raccontato. In nove settimane abbiamo finito tutta la produzione, da veri abruzzesi cocciuti. Se siamo riusciti a fare tutto in tempi brevi è  merito della troupe e della produzione.".

Particolarmente belle le musiche del film, realizzate da Enrico Melozzi: "Ho lavorato, come mio solito col cuore. Walter Nanni mi ha visto crescere ed io ho curato le colonne sonore di tutti i suoi lavori. Ho scritto le composizioni guardando i giornalieri del film e confrontandomi costantemente con tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto. Appena finito di girare, ho subito ultimato le registrazioni in tempi brevissimi. Tutti gli strumenti che avete sentito li ho suonati io. Non avevamo molti soldi.".

Dal pubblico arriva una domanda ("Perchè non viene citato Berlusconi?") a cui Walter Nanni risponde con grande ironia: "Perchè altrimenti lo avremmo chiamato 'Colpa sua'. Scherzi a parte, il nostro mestiere è raccontare fatti non fare politica. E' un argomento che proprio non ci interessa.". Il regista ha concluso il suo intervento dedicando la pellicola "a tutti gli aquilani. Sono persone meravigliose."

Chiudo con una piccola ma importante precisazione: il Cineforum Teramo si dissocia dalle nuove parole polemiche espresse da Melozzi in merito al concomitante concerto di Noemi, e ribadisce la propria posizione espressa nel comunicato pubblicato ieri pomeriggio sul sito www.cineramnia.it

Francesco Balzano


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