Comitato Promotore dei 3 Referendum Regionali

28 Aprile 2014   11:00  

Come “promotori” dei referendum, in data 3 marzo 2014 abbiamo “preannunciato” il deposito presso l'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale dei 3 “quesiti” e dei moduli per procedere alla raccolta delle 25.046 firme richieste”, assumendoci la responsabilità ed il coraggio civico di “richiamare alla memoria” la relazione alla inaugurazione dell'anno giudiziario 2007 presentata a L'Aquila dell'allora Procuratore Regionale della Corte dei Conti Dott. Bruno Di Fortunato.

Il Procuratore, già 7 anni fa, affermava che “molti casi illeciti sono stati segnalati da cittadini, associazioni e da soggetti, uffici ed organi non tenuti alla denuncia in adempimento di specifico obbligo di legge. Appare chiaramente, di conseguenza, la richiesta di giustizia, il rifiuto della inefficienza, nonché la insofferenza per i costi che la collettività subisce in relazione ai servizi non adeguati e, ciò, dimostra, anche, quanto sia diffusa la omissione di segnalazione alla quale, invece, sono tenuti soggetti in relazione alla funzione che rivestono nell'ambito delle strutture amministrative”.

“Sostanzialmente, pur rifuggendo da qualsivoglia generalizzazione, i comportamenti contrari ad doveri di ufficio indignano i privati e li inducono a rivolgersi al Pubblico Ministero presso la Corte dei Conti, per lo spreco di denaro pubblico e per l'inefficienza soprattutto di enti ed istituzioni locali e trattasi, a ben vedere, di situazioni difficili da rimuovere senza alterare l'equilibrio dei consensi”.

Con i 3 Referendum si chiede, oltre al taglio drastico dei costi e degli sprechi della politica, lo scioglimento delle 5 ATER della Regione Abruzzo e della Agenzia Sanitaria Regionale, la riforma dei Trasporti e della gestione delle Risorse Idriche e dei Rifiuti. Di tutti gli innumerevoli Enti Regionali “strumentali” si otterrà la totale riforma, ad iniziare dalla gestione del Trasporto Pubblico, delle Risorse Idriche e dei Rifiuti, e lo “scioglimento” dell'Agenzia Sanitaria Regionale – ASR Abruzzo, della Finanziaria Regionale Abruzzese – FIRA S.p.A. e delle Aziende Territoriali Edilizia Residenziale – ATER di L'Aquila, Chieti, Teramo, Pescara e Lanciano.

Nel frattempo l'Ufficio di Presidenza ed il Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, trascorsi ormai due mesi dal “preavviso di deposito” dei 3 quesiti referendari e dei moduli da vidimare al fine di dare avvio alla raccolta delle firme, attraverso una procedura non prevista dalla Legge Regionale 44/2007 e dallo Statuto della Regione Abruzzo in merito alla iniziativa referendaria, stanno di fatto impedendo l'esercizio di un diritto costituzionale quale è quello del semplice deposito della “preliminare” documentazione al fine di dare avvio alla iniziativa referendaria vera e propria.

Secondo le procedure previste dalla medesima legge 44/2007, una volta raccolte, le 24.046 firme verranno consegnate al Collegio per le Garanzie Statutarie, il quale dichiara la regolarità delle firme e la ammissibilità dei 3 quesiti. Successivamente il nuovo Presidente della Regione procederà alla indizione dei 3 Referendum che, in ogni caso, si potranno svolgere soltanto in una data compresa tra il 15 aprile ed il 30 giugno del prossimo anno 2015.

Pur nella “evidente chiarezza” del procedimento referendario, il Comitato promotore, al fine di dare inizio alla raccolta delle firme, non più procrastinabile, ha chiesto allo stesso Consiglio regionale di produrre “interpretazione autentica” degli articoli della Legge Regionale n. 44/2007 relativi alla fase preliminare della iniziativa referendaria.


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